Tunisino picchiava le figlie troppo “occidentali”: moglie lo difende

Ha difeso così il marito, nell’aula del giudice di Cagliari Francesco Alterio, la moglie del tunisino di 54 anni che avrebbe costretto tre figlie ventenni a stare chiuse in casa, rispettando i precetti e le regole del proprio Paese, nonostante vivessero a Pula da anni.


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“Erano normali rimproveri come quelli che un qualsiasi padre fa alle figlie quando non studiano, tornano tardi la sera o rispondono male ai genitori”. Ha difeso così il marito, nell’aula del giudice di Cagliari Francesco Alterio, la moglie del tunisino di 54 anni che avrebbe costretto tre figlie ventenni a stare chiuse in casa, rispettando i precetti e le regole del proprio Paese, nonostante vivessero a Pula da anni. L’uomo è accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti delle giovani, che una sera sarebbero anche state picchiate per aver partecipato ad una festa di Capodanno coi rispettivi fidanzati.
 
Alla base dei presunti maltrattamenti, anche il fatto che il tunisino non accettava che le figlie indossassero vestiti di stile occidentale, a partire dai jeans. A difendere il tunisino è l’avvocato Carlo Amat che ha interrogato subito dopo il pm la donna. È stata lei a negare le violenze, ammettendo che erano normali schiaffi “educativi”. La prossima udienza è prevista per il 18 marzo.


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