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Si fa sempre più drammatica la situazione a Nuoro e Mamoiada per un guasto alla rete idrica: dichiarato lo stato di emergenza idrica e 40 mila persone sono costrette a riempire bottiglie e bidoni per soddisfare almeno le minime esigenze giornaliere. In città è da due giorni che gli abitanti devono fare i conti con il grave problema. A Mamoiada invece da questa notte, a causa della rottura di un’altra condotta. Il sindaco della città Andrea Soddu ha comunicato che stamattina “si è svolta la riunione convocata dall’Egas su mia richiesta e del sindaco di Mamoiada, Luciano Barone, per fare il punto della situazione sull’emergenza idrica causata dall’ennesima rottura della condotta che rifornisce i due centri, senza acqua da due giorni”.
“All’incontro era presente il presidente dell’Egas Fabio Albieri e il direttore Maurizio Meloni, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Roberto Frongia e l’amministratore di Abbanoa Fernando Ferri. Dopo aver chiesto rassicurazioni sul fronte emergenziale, ho sollecitato un intervento immediato e risolutivo sull’intera infrastruttura. Ho chiesto di non proseguire con gli interventi tampone che si stanno dimostrando fallimentari, è necessaria la sostituzione totale della condotta. Non si possono lasciare 40mila cittadini, tra Nuoro e Mamoiada, senza acqua per giorni. Se occorrono dieci o venti milioni si stanzino, le risorse ci sono. Il ponte di Genova ci ha insegnato che quando le cose si vogliono fare si realizzano in tempi brevissimi, la situazione richiede velocità, ne va della tenuta sociale. Di certo non possiamo sottostare ai tempi della burocrazia come fatto fino ad oggi. A tutela dei cittadini siamo pronti a chiamare in giudizio chiunque sia responsabile della mancata soluzione del problema”. Domani è fissata un’altra riunione nella sede dell’Egas a Cagliari.