Alessandra Todde ha vinto, Paolo Truzzu ha perso. E Cagliari, sino a giugno, sarà guidata da un commissario: Truzzu oggi ha confermato la volontà di dimettersi per andare in Consiglio regionale, di base a guidare l’opposizione di centrodestra ma, principalmente, pesa la garanzia di avere ancora cinque anni di politica tra le mura dei palazzi che contano da potersi giocare. Intanto, però, il capoluogo sardo molto presto sarà senza guida. E in una città strapiena di cantieri, col traffico impazzito in molti punti, dal centro alla periferia, ancora troppo sporca se paragonata alla Tari che ogni cagliaritano deve sborsare ogni anno, la preoccupazione da parte dei residenti c’è tutta. Truzzu avrebbe lasciato la guida del capoluogo anche in caso di vittoria, qundi non può assolutamente valere il ragionamento che sarebbe bastato votarlo in massa per farlo rimanere a palazzo Bacaredda. Anzi, sarebbe stato proprio l’esatto opposto. Demetrio Fais vive a Cagliari da oltre sessant’anni: “Sono soddisfattissimo dal voto regionale anche se ho avuto l’ansia sino all’ultimo per i pochi voti di differenza. Sono nuorese come la Todde, penso sia partita bene. La città non ha più Truzzu sindaco? Meglio così”, ammette, in un primo momento, Fais. “Abito qui dal 1960 e non l’avevo mai vista con tanti quartieri sporchi, con cantieri ovunque e commercianti al limite della sopravvivenza. Il sindaco doveva spendere tanti soldi? Ok, ma non tutti in una volta, poteva programmare le opere diversamente. Attendere sino a giugno sarà dura per chi arriverà e per noi cagliaritani che dovremo attendere. L’unica cosa buona che ha fatto il sindaco, sempre che sia una sua iniziativa, sono gli abbonamenti scontati per i bus”.
Antonello Lai fa capire di avere votato Truzzu per la Regione ma, contemporaneamente, non lo promuove certo come sindaco: “Non sono contento del risultato del voto, è stato per me una sorpresa molto grossa. Ho sentito le prime dichiarazioni della Todde, spero si impegni per tutta la Sardegna e vediamo quello che farà, i politici molte volte fanno promesse ma non le mantengono. Cagliari ha tante emergenze”, osserva Lai, “a partire dai mercati e da quello di san Benedetto, abbandonato anche dalla sua amministrazione. Continueremo a soffrire, la città è piena di cantieri e lavori, sono davvero troppi. Non voglio fare troppo il polemico, ma durante la legislatura di Truzzu noi cittadini ne abbiamo viste di belle e di brutte, ecco perchè oggi c’è tanto malumore”.