Truffa online della Play Station scontata, giovane di Muravera chiede aiuto ai carabinieri

La vittima è un 21enne di Muravera che ha concluso qualche settimana fa un acquisto su una nota piattaforma di vendite telematiche,


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Vi sono tanti che, alla ricerca del grande affare, ricercando pazientemente occasioni imperdibili, s’imbattono in una delle numerose trappole truffaldine che vengono abilmente tese da soggetti che operano sul web. Così un 21enne di Muravera ha concluso qualche settimana fa un acquisto su una nota piattaforma di vendite telematiche, di quelle che si limitano a mettere in contatto un venditore ed un acquirente, avendo rintracciato a prezzi molto convenienti una play station di ultima generazione.

Attratto da tale fortunata circostanza, per non perdere l’occasione, l’ignaro compratore ha contattato l’autore dell’inserzione che, per bloccare l’affare, gli ha chiesto un anticipo di 150 euro da versare mediante una ricarica su una carta Postepay. Effettuato tale pagamento, l’attraente inserzione e l’autore della stessa sono spariti nel mare indistinto del web e, a quell’utenza cellulare il truffato non ha rintracciato più nessuno. Avendo compreso di essere stato crudelmente beffeggiato, egli si è rivolto a questo punto ai Carabinieri di Castiadas, ai quali ha presentato una dettagliata querela. I militari hanno quindi iniziato le indagini. Si trattava di vedere se il truffatore avesse lasciato qualche traccia lungo il percorso, come spesso accade. Con l’ausilio delle Poste Italiane, sono risaliti così al vero titolare della carta ricaricata, che non è un cittadino straniero, come era apparso a prima vista, ma una 51enne di Cassino, nota alle cronache per precedenti situazioni analoghe. Stabilito che a ricevere i soldi era stata lei, i militari si sono dedicati a ricostruire chi fosse stato il reale utilizzatore dell’utenza cellulare dalla quale il raggiro era stato congegnato. Con un po’ di fatica è stata nuovamente identificata la donna che è stata pertanto denunciata per truffa aggravata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.

Naturalmente i soldi sono rimasti solo per poche ore sulla carta, quanto necessario per portarli via assieme ad altri, provenienti da ulteriori persone raggirate. La play station era evidentemente piaciuta a tanti.


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