Al prof Roberto Coroneo, al grande Pinuccio Sciola e a Sergio Ramelli, l’attività del Fronte della Gioventù ucciso negli anni di piombo. A loro saranno intitolate tre piazze di Cagliari. La decisione è della giunta Truzzu.
Roberto Coroneo è considerato il più autorevole studioso di Storia dell’Arte Medievale in Sardegna e del Romanico, la cui ricerca interdisciplinare è stata sempre caratterizzata da una notevole varietà di interessi culturali e civili, e autore di numerose pubblicazioni e saggi in prestigiose riviste nazionali e internazionali. Impegnato in tante battaglie civiche per la difesa dei beni culturali, dal 2008 e fino alla sua scomparsa è stato membro del Comitato Scientifico di Monumenti Aperti, ma il suo profondo legame con la Città di Cagliari è testimoniato soprattutto dalla sua passione civile e dal rapporto con i giovani, a cui ha trasmesso un grande amore per la storia e la cultura della città rafforzando in loro un forte senso di appartenenza e cittadinanza attiva. La piazza che porterà il suo nome è stata individuata nel quartiere di Castello accanto a via del Fossario, di fronte all’area intitolata a Maria Lai.
Giuseppe Sciola, noto Pinuccio, è uno dei massimi scultori sardi. Le sue opere sono state esposte in Italia (Biennale di Venezia, BIAF Firenze, Triennale di Milano, Museo d’Arte Contemporanea Arte Sella, Auditorium della Musica a Roma) e in tutto il mondo (Spagna, Germania, Francia, Austria, Olanda, Belgio, Cuba e Cina). La sua ricerca artistica apre, per il mondo dell’arte, agli inizi degli anni ’90, uno scenario nuovo ed inaspettato quando svela al mondo la magia del suono della pietra, una materia dura e statica, non più relegata ad una sola funzionalità visiva e tattile, ma alla quale ha permesso di essere osservata attraverso un terzo senso: l’udito. Nascono le Pietre Sonore, suonate per la prima volta, nel 1996, dal percussionista Pierre Favre al Festival Time in Jazz di Berchidda, in Sardegna organizzato da Paolo Fresu e da allora suonate in tutto il mondo. Nel corso della sua vita viene insignito di importanti riconoscimenti per i suoi meriti artistici tra i quali la Medaglia del Beato Angelico, riceve il premio “Donna del Marmo 2015” per il suo importante contributo alla storia della scultura e viene nominato dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Pinuccio Sciola muore a Cagliari il 13 maggio 2016. Il suo paese, San Sperate, si veste di bianco, lenzuola e drappi appesi alle finestre e balconi, per ricordare quella rivoluzione artistica che ha trasformato il paese in un paese museo, iniziando proprio dai muri candidi delle abitazioni. Il suo incessante e ricco lavoro prosegue tramite la Fondazione Pinuccio Sciola, costituita dai figli il 22 luglio 2016, e il Giardino Sonoro, il museo all’aperto dell’artista.
Piazza Sciola nascerà all’interno della lottizzazione della Coop Cento a due passi dal parco di Monteclaro.
C’è poi Sergio Ramelli vittima “della violenza politica degli anni ’70”. Pe ril Comune la sua morte “rappresenta uno degli omicidi più violenti per la sua ferocia, per la persecuzione subita dalla vittima e dalla sua famiglia e per l’efferatezza messa in atto da persone che hanno agito per proclamati motivi ideologici”. La piazza nascerà tra via Deledda e via Alghero e davanti a piazza Repubblica.
In arrivo anche altre intitolazioni. All’archeologo Teodoro Levi saranno intitolate le scalette tra via Malta e via Isola Tavolara.
Ad Anita Castaldi, “esempio di dedizione e altruismo in virtù del servizio volontario di assistenza prestato nelle strutture ospedaliere civili e militari, e ricordata per le cure amorevoli prestate alle vittime dei bombardamenti del febbraio 1943 ricoverate nell’ospedale di Piazza Indipendenza”, viene dedicato un tratto di strada che dai Giardini Pubblici, sul lato sinistro, conduce a viale Buoncammino.
Al medico chirurgo Tommaso Lisai una piazza su via del Sole, mentre al professore Giovanni Falconi, “personaggio emblematico della Sardegna del XIX secolo, salito agli onori internazionali, soprattutto per la sua opera di diffusione della vaccinazione e le sue idee innovative sul controllo delle epidemie, in un periodo in cui la prevenzione si è rivelata cruciale” una piazza nella zona di via Fiume, accanto all’istituto biochimico.
Infine due piazze per due persone artisti che hanno profondamente inciso nella vita culturale della città di Cagliari e della Sardegna: Edina Altara (una piazza tra l’asse mediano e via dei Valenzani), e Anna Cabras Brundo (una via nella lottizzazione della coop Cento a Monte Claro).