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Due persone indagate per “omicidio stradale” – il guidatore della Panda, 53enne Franco Serreli e quello della Smart, il 43enne Damiano Dalpadulo, quest’ultimo deve anche vedersela con l’aggravante dell’alta velocità oltre all’omissione di soccorso – e una giovane vita spezzata, quella di Andrea Tiepido, appena diciottenne. A quasi una settimana dal terribile schianto mortale le indagini vanno avanti, coordinate dalla pm Maria Virginia Boi. E, da fonti autorevoli in nostro possesso, emergono nuovi dettagli: Dalpadulo non aveva mai conseguito la patente, dunque non sarebbe mai dovuto essere al volante della Smart. La patente di Serreli, invece, era scaduta: un fatto che, di per sè, non costituisce reato. L’auto guidata da Dalpadulo, dai rilievi sinora effettuati dalle Forze dell’ordine, viaggiava ad una velocità tale che, dopo l’impatto, è “volata” per circa quaranta metri. E la ruota anteriore sinistra della Fiat Panda, per la violenza dell’urto, si è staccata dal semiasse ed è finita a oltre dieci metri di distanza sulla parte opposta della strada. Così emerge dai rilievi su carta, nell’attesa di altri sviluppi da parte degli inquirenti.
Qualche novità potrebbe emergere già entro la fine della settimana, quando dagli uffici della polizia locale di Selargius dovrebbero “uscire” i verbali definitivi, con tutti i dettagli di una tragedia stradale che, per l’età della persona morta, ha choccato ancora di più un’intero paese.