Tradito dai social è in carcere.Nuovi guai per il parrucchiere usuraio

Antonio Pedditzi, ai domiciliari per usura, non ha rispettato le misure imposte dal giudice


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Tradito da facebook ora è in carcere. Antonio Pedditzi, parrucchiere di 47 anni, quartese, coinvolto in un giro di usura, era ai domiciliari  dalla mattina del 17 settembre scorso. Come imposto dalle 15 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare avrebbe dovuto scrupolosamente osservare le prescrizioni impostegli dal GIP. Invece dopo solo poche ore dall’inizio della misura si è reso responsabile della prima violazione, utilizzando il social network Facebook per pubblicare alcuni contenuti minacciosi nei confronti della parte lesa del procedimento penale. 
Non pago, il giorno successivo, ha rilasciato un’intervista pubblica, contravvenendo al divieto di comunicare con persone estranee ai familiari conviventi. Queste inosservanze non sono sfuggite agli investigatori, i quali, con un supplemento di indagine hanno consentito al Pubblico Ministero titolare di richiedere al Giudice per Indagini Preliminari l’aggravamento della misura cautelare. 
Nel pomeriggio, accogliendo la richiesta del magistrato, si sono aperte per Pedditzi le porte del carcere di Uta. 


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