“Tonno rosso, Sardegna ancora out: Governo conferma esclusione”

Tedde (FI): “Governo conferma esclusione della pesca artigianale delle marinerie sarde nonostante l’aumento delle quote di pesca deciso ad aprile”


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“Vane promesse quelle fatte dal Sottosegretario con delega alla pesca del Governo Gentiloni Castiglione.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta gli esiti dell’incontro tenutosi ieri presso la Direzione Generale del Ministero delle politiche agricole (MIPAAF) per discutere la gestione delle quote tonno e la distribuzione delle nuove quote incrementali.

“Quindi la Sardegna è ancora una volta esclusa dalla distribuzione delle nuove quote incrementali previste per la pesca del tonno rosso, nonostante i mari della nostra isola abbondino di questa specie ittica e le marinerie sarde siano le seconde a livello nazionale per organizzazione e dimensioni. Già ad  aprile del 2017 e a gennaio di quest’anno come  Gruppo di Forza Italia ne avevamo denunciato l’esclusione con una mozione e una successiva interrogazione ignorate da Pigliaru e da Caria. Oggi –attacca l’ex sindaco di Alghero- abbiamo la certezza che lo Stato inspiegabilmente continua ad aumentare le quote di pesca di tonno a favore delle solite e note 42 marinerie campane e sicule, anziché destinare gli aumenti delle quote  del tonno rosso alle marinerie della pesca artigianale  come quella sarda che ha i necessari requisiti.“ Secondo il consigliere azzurro è evidente che lo Stato ritiene che le quote tonno non sono patrimonio delle collettività gestita dall’amministrazione statale, ma una vera e propria “privativa”, un antistorico e antigiuridico monopolio delle tonnare fisse campane e siciliane che calpesta la pesca artigianale sarda e disattende anche le indicazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo di procedere all’assegnazione delle quote contingentate in modo equo e, soprattutto, in favore della pesca artigianale. “Sullo sfondo –sottolinea il consigliere regionale algherese- rimane una Giunta Pigliaru pasticciona, che invece di battere i pugni sul tavolo del sottosegretario Castiglione, che ha delega piena sulla pesca, ha avviato in modo imbarazzante trattative  con soggetti privi di competenze decisionali. E invece di battersi per ottenere nuove quote tonno per le barche da pesca del pesce spada sarde ha caldeggiato in modo pasticciato un aumento per le tonnare fisse che già l’avevano sulla base del decreto “Mezzogiorno”. Abbiamo più volte chiesto al Presidente Pigliaru di intervenire a sostegno degli interessi delle flotte sarde a Roma. E di stare al fianco delle associazioni di categoria delle marinerie di Sardegna, Liguria e Sicilia che avevano presentato al Ministero della Politiche Agricole e Forestali una proposta di ripartizione di nuove quote tonno in Italia in favore della pesca artigianale. Ma è stato inutile. Siamo certi –chiude Tedde- che i pescatori sardi abbiano la memoria lunga e nei prossimi appuntamenti elettorali si ricorderanno di questo trattamento inspiegabile.”