Todde: “Ho sentito Soru, lo riporterò in coalizione. Primarie? Abbiamo preferito una scelta politica”

Intervistata da Giovanni Floris a diMartedì, la candidata presidente racconta la sua candidatura alla presidenza da parte di Pd e 5 stelle: “Il mio nome è stato scelto dopo decine di riunioni e confronti in Sardegna. Se possiamo governare con i dem? Lo abbiamo dimostrato col Conte 2. Solinas lascia macerie, la peggior giunta di sempre”


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Alessandra Todde non ha dubbi: riporterà a casa, ovvero in un’unica coalizione di centrosinistra, i ribelli della coalizione. Compreso chi, di quella rivolta, ne è a capo.

“Siamo al lavoro per allargare il campo nel modo più ampio possibile, riporteremo a casa anche chi è uscito. Siamo a lavoro per costruire un’alleanza per il popolo sardo che sia inclusiva, aperta, progressista, con visione. Soru? Lo incontrerò nei prossimi giorni, ci siamo sentiti”. Lo assicura la candidata presidente di Pd e 5 Stelle, più altri partiti di centrosinistra, intervistata da diMartedì di Giovanni Floris. Ma Soru è stato molto chiaro: si fermerà solo in caso di primarie, tanto da fare un appello proprio alla Todde nei giorni scorsi, assicurandole il suo pieno supporto nel caso in cui fosse lei a vincerle. Ma le primarie sono un capitolo chiuso, anzi morto e sepolto. Come conferma la stessa Todde: “Il tema primarie è stato dibattuto all’interno dei partiti e delle coalizioni, con regole precise, il Pd stesso ha fatto assemblee e direzioni. Alla fine, è stato deciso di non farle e invece di fare una scelta politica, con una classe dirigente che finalmente fa politica”.

Dopo aver ribadito di essere “orgogliosa, felice e onorata” dell’investitura, che si sta costruendo “un’alleanza per il popolo sardo che sia inclusiva, aperta, progressista, con visione” e che questo è “il tempo del noi e non dell’io”,  Todde chiude a Italia Viva “che esprime un assessore nella giunta Solinas” e ironizza su Calenda: “Per tre anni mi ha riempita di complimenti dicendomi che sono brava, strano che ora mi critichi”.

Sul matrimonio col Pd, Todde non ha tentennamenti: “certo che possiamo governare insieme, l’abbiamo dimostrato col Conte 2”. Ad alzo zero su Solinas: “Questa destra ha rovinato la Sardegna, è la peggior giunta mai avuta. Carente e vergognosa su trasporti, sanità, povertà, autonomia scolastica e con una totale assenza di programmazione economica. È il momento di cambiare, di invertire rotta, di offrire ai cittadini una nuova e valida alternativa a questa destra che ha rovinato l’isola”.

Infine, la questione romana. “Il mio nome è stato scelto in Sardegna,  dopo decine di riunioni e confronti fra i partiti della coalizione”, assicura. “Il lavoro sul programma è stato epocale: tutte le forze politiche hanno partecipato, oltre 150 persone, per costruire una grande base programmatica. Dieci tavoli che hanno lavorato con entusiasmo per riuscire a invertire il declino della “Sardegna.