Tocco: “La zona rossa rischia di dare l’ultima spallata alle partite Iva: subito date certe sulle riaperture”

Il presidente del consiglio comunale di Cagliari: “Non è possibile rimanere inattivi davanti alla mobilitazione delle Partite Iva che chiedono una riapertura in sicurezza delle attività, soprattutto a ridosso della stagione estiva”


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“Non è possibile rimanere inattivi davanti alla mobilitazione delle Partite Iva che chiedono una riapertura in sicurezza delle attività, soprattutto a ridosso della stagione estiva”. E’ la linea dettata dal presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco, che assicura il sostegno dell’assise agli imprenditori ormai stremati dalle chiusure prolungate. Ristoratori, baristi, proprietari pub, pizzaioli, estetiste, parrucchieri, wedding planner, fieristi, giostrai, ambulanti, titolari delle agenzie di viaggio, operatori delle palestre e di altre strutture sportive, ma anche il comparto dello spettacolo hanno lanciato l’allarme anche da piazza dei Centomila, a Cagliari, e in altri centri isolani. Il responsabile dell’emiciclo di Palazzo Bacaredda non ha dubbi: “Pensiamo debbano esserci certezze sulle date della ripartenza – spiega il presidente dell’assemblea civica – Queste settimane di zona rossa, con chiusure ormai prolungate nel tempo, rischiano di dare l’ultima spallata al tessuto produttivo dell’area vasta, con interi settori in agonia a causa dei provvedimenti restrittivi”.

E la preoccupazione aumenta con l’imminente avvio della stagione turistica: “Moltissimi operatori si trovano a dover programmare la propria attività senza certezze – conclude Tocco – Per questo è necessario che il Governo e la Regione possano garantire i sostegni indispensabili e concordare un piano di ripartenza all’insegna della sicurezza per le strutture legate alla ristorazione, che hanno sempre rispettato i diversi protocolli per il contenimento del virus. C’è poi l’esigenza di una ripresa anche delle fiere e degli eventi connessi alle esposizioni artigianali. Si aggiungano le palestre e gli impianti sportivi, penalizzati da una chiusura incomprensibile. Occorre arrivino risposte urgenti su ristori e prossime riaperture. In caso contrario, si andrà incontro ad una disperazione senza fine, con la chiusura di molte piccole imprese”.


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