Tiscali, c’è l’accordo con i sindacati: stop a stato di agitazione

L’azienda ha pagato gli stipendi arretrati, sospeso il contratto di solidarietà. Ma i sindacati restano in allerta


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Si è svolto un incontro tra l’Azienda Tiscali, la Rsu e le organizzazioni sindacali territoriali sui temi che hanno determinato la proclamazione dello stato di agitazione e le complesse operazioni che stanno definendo un  mutamento sostanziale nella natura e nell’organigramma di Tiscali.

L’azienda ha comunicato che ha provveduto alla completa erogazione delle retribuzioni nonché alla regolarizzazione delle competenze relative al fondo Telemaco (fino alla mensilità di ottobre 2016) in data 11 gennaio.

In merito alla delicata e complessa attività di riorganizzazione aziendale condotta dalla nuova dirigenza, l’azienda ha fornito uno spaccato delle operazioni in atto e di quelle concluse.

Nel merito, anche in risposta alle rilevanti preoccupazioni dei lavoratori, l’azienda ha ribadito la coerenza delle operazioni in atto rispetto alle dichiarazioni fornite dall’Ad nella presentazione del piano industriale in ordine ai settori che gestiranno la commessa SPC.

Inoltre, in riferimento all’esternalizzazione dei servizi di Information Technology, l’azienda ritiene che Engineering possa focalizzare e valorizzare al meglio le professionalità e le competenze del settore , migliorando la produttività e i processi.

A fronte della esternalizzazione di queste attività, delle cessioni in atto e degli incentivi all’esodo, ha  inoltre condiviso con le OO.SS. la necessità della sospensione del Contratto di Solidarietà per tutta l’azienda.

Sulla procedura di affitto dell’area IT, abbiamo evidenziato che, la discriminante della nostra valutazione sarà il merito delle condizioni del passaggio dei lavoratori.

A partire dai prossimi giorni si svolgeranno i prescritti incontri procedurali con la società Engineering Sardegna srl e le osservazioni che faremo saranno oggetto di preventiva discussione coi lavoratori in assemblea. Possiamo quantomeno anticipare che, come Slc Cgil, non intendiamo neanche prendere in considerazione l’estensione dell’applicazione del Contratto di Solidarietà per le 170 persone coinvolte.

Sull’area Customer, l’azienda smentisce le voci di esternalizzazione e confida nel cambio del responsabile e nell’azzeramento della solidarietà per il rilancio dell’attività. Ci riserviamo una valutazione dei  risultati, auspicando che la lavoratrici ed i lavoratori del settore vengano messi in condizione di offrire un servizio di qualità ai clienti, e che  la gestione interna delle attività di Customer smetta di essere oggetto di valutazioni sull’esternalizzazione.

Sull’area rete, l’azienda conferma che il settore continua ad essere fondamentale e smentisce le voci di una imminente esternalizzazione.

Come Slc Cgil, ci attendiamo il coinvolgimento delle persone impiegate in quel settore, anche in relazione alle nuove tecnologie e alla relativa formazione.

Sull’area Media, l’azienda conferma la centralità del portale “tiscali.it” ma riserva le proprie decisioni condizionandole a riorganizzazioni in atto. Riorganizzazioni e valutazioni che, a detta aziendale,  determineranno il chiarimento dello scenario del settore, non prima del mese di febbraio.

Su questo punto, permane la nostra preoccupazione sul perimetro industriale dell’area, unica a non aver avuto un focus in occasione del piano industriale di aprile 2016 cogliendo con favore la dichiarazione aziendale che garantirà a tutte le persone occupate nel settore certezze in termini occupazionali.

In ogni caso, come Sls Cgil chiediamo che le operazioni gestionali siano svolte con la massima trasparenza e il più ampio coinvolgimento dei lavoratori.

La valutazione delle complessive operazioni risiederà nella sostanza con cui le operazione verranno condotte e nella trasparenza delle azioni aziendali.

In ogni caso, l’azienda Tiscali sta cambiando pelle e ha già fortemente ridimensionato il proprio organico.

Come Slc Cgil riteniamo che le eccellenze presenti in azienda e la strategicità industriale dell’azienda, per i lavoratori e per l’intera regione, non possano essere oggetto di ulteriore indebolimento. In tal senso monitoreremo costantemente le azioni del management per garantire la continuità e lo sviluppo dell’azienda e di tutti i lavoratori Tiscali.

 


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