“The Cave” di Cristiano Chironi ai Giardini Pubblici

Domenica 20 dicembre


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Un sito storico recentemente restituito alla città, un cantiere di lavoro multimediale che ne inaugura la nuova vocazione espositiva. Cartec – Cava Arte Contemporanea, nuovo spazio museale e naturale, prolungamento della Galleria Comunale d’Arte, ospita The Cave, il progetto pensato dall’artista Cristian Chironi per Cagliari – Capitale Italiana della Cultura 2015.
Dopo il grande successo dell’apertura al pubblico di domenica scorsa, si avvia così il primo percorso di residenza artistica nei “grottoni” della Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, utilizzati nel medioevo come cava per estrarre blocchi di pietra da costruzione, divenuti rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, recuperati oggi come luogo di arte e cultura comunitaria.
Domenica 20 dicembre, a partire dalle 12, Cristian Chironi incontrerà il pubblico per una visita guidata all’interno delle grotte che si affacciano sui Giardini pubblici, e per presentare la sua lunga e articolata residenza artistica.
Dal 20 dicembre al 15 aprile il cantiere sarà visitabile tutti i giorni tranne il martedì, dalle 10 alle 18. Dal 15 aprile fino al 15 giugno, sarà invece visitabile la mostra, esito del percorso di residenza.
Un progetto a lungo termine che si fa metafora del lavoro di Cagliari 2015: un anno denso di eventi su tutto il tessuto cittadino, con l’obiettivo di lasciare in eredità nuovi spazi e nuove idee per il futuro della cultura in città.

The Cave – Un cantiere sotterraneo, uno spazio di lavoro e di creazione da cui si estrarranno idee e visioni. Un groviglio di cunicoli da percorrere in più direzioni, dove confluiranno diversi linguaggi: installazione, video, suono, performance ed altre forme d’espressione.
“L’idea – spiega Chironi – è quella di rivivere sia lo spazio interno che l’area attorno alla cava come una zona di coabitazione temporanea. Creare un nuovo – e antichissimo – punto di ritrovo dove poter stare, stabilendo connessioni, scambi d’idee e riflettendo sulle problematiche più urgenti dell’attualità di oggi: accoglienza; protezione; condivisione; abitazione”.
Uno scavo, realizzato giorno dopo giorno, che sboccherà nei quartieri adiacenti, coinvolgendoli in un programma di incontri, eventi e azioni.
Quattro mesi di lavoro in progress, in cui l’artista sceglie di stare sul posto, vivendo direttamente la città. Processo che lo vedrà in una prima fase entrare in contatto con le persone del posto, per raccogliere le loro memorie da cui trarre suggestioni. Seguirà un workshop che coinvolgerà la parte “giovane” del quartiere in un’opera che in qualche modo apparterrà a tutti. I partecipanti del lab si occuperanno infatti, in sintonia con l’artista, dell’organizzazione e dell’assistenza di tutti gli eventi a venire. Parallelamente e sino all’apertura della mostra, la cava stessa sarà lo studio dell’artista, con cui si potrà interagire e in cui si potrà assistere alla realizzazione delle opere in progress. Un lungo piano di costruzione – a volte solitario e a volte frequentato – intervallato da incontri specifici, che saranno comunicati a lavori in corso: momenti pubblici in cui si presenteranno video, si ascolteranno documenti audio, si potrà assistere a performance e incontri con interlocutori di ambiti diversi.
Da rifugio antiaereo a magazzino a hub culturale. Un posto che esiste da sempre riattivato nell’uso.
The Cave vuole essere un’esplosione di espressioni, tecniche e materiali, per inaugurare la riapertura di spazi che la città aveva dimenticato, e che meritano di essere scoperti e visitati in una nuova luce.

 

Cristian Chironi – Nasce a Nuoro nel 1974, vive e lavora in Europa. Utilizza diversi linguaggi, facendoli dialogare spesso insieme. Ha realizzato lavori site-specific di carattere performativo e installativo, cercando sempre l’interazione con il contesto, sia esso umano (pubblico) che ambientale (spazio). Ha esposto in diversi spazi in Italia e all’estero. Tra le mostre di quest’anno ricordiamo le personali My house is a Le Corbusier tenutesi all’Esprit Nouveau a Bologna; allo Studio-Apartment a Parigi; all’Apartment 50 – Unité d’habitation a Marsiglia. Tra le collettive: VX30 Chaotic Passion Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce Genova; Lié (ou non) à un emplacement en particulier Kunstmuseum Thun; Moroso Concept for Contemporary Ary Villa Manin. Tra i festival: Art Doc Festival Roma; Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza Santarcangelo; Embodied resilience Ambasciata italiana a Berlino.

 


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