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Telsi invalsi, infuria la polemica anche tra gli studenti cagliaritani, che annunciano un boicattaggio dei test. E per domani indicono un’assemblea straordinaria.
Via anche in Sardegna alla mobilitazione degli studenti contro i test Invalsi che saranno somministrati nelle classi seconde delle scuole superiori il 12 maggio. Domani, venerdì 6 maggio, è in programma un’assemblea straordinaria degli studenti promossa dall’Uds nella aula magna del Liceo Siotto, alle ore 15:30.
I test Invalsi, la novità di quest’anno del governo Renzi, sono prove standardizzate per tutte le scuole che dovrebbero valutare i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti, con la riforma de “La buona scuola” saranno considerati come modello per la rilevazione della “qualità” dell’istruzione italiana e sono funzionali a classificare le scuole. Le prove non sono obbligatorie per gli studenti, ma spesso vengono imposte con la minaccia della valutazione come compiti in classe veri e propri.
“Noi crediamo che questi test siano dannosi e che creino discriminazioni. La valutazione è parte integrante del percorso formativo, non è il fine”, afferma l’Unione degli Studenti. “Vogliamo una valutazione narrativa, ossia una descrizione che motivi il voto, per aiutarci a comprendere cosa migliorare nelle singole materie, ed una valutazione di sistema campionaria, indipendente e partecipata”.
Le prove prevedono delle domande a risposta chiusa su italiano e matematica. Nel rincorrere i risultati INVALSI la didattica si incentra sulle nozioni, ovvero sull’ insegnare concetti semplici, ridotti spesso ad una parola o ad un dato. La scuola perde così la sua funzione educativa e si trasforma in un ente di selezione delle presunte “eccellenze”, come già sta avvenendo con l’albo pubblicato dall’ Indire.