Tennis, nasce il primo campo coperto a Monte Urpinu. Binaghi: ora valorizziamo i nostri giovani

Inaugurato il primo storico campo da tennis coperto in terra battuta al tennis club di Monte Urpinu: “Le dolenti note riguardano i giovani sardi. “Vi chiedo, ne vedete? La situazione mi sembra tragica, soprattutto se facciamo un paragone con la Sicilia, che ha più o meno le nostre caratteristiche. Noi non riusciamo a fare quello che loro fanno al Roland Garros”


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I campionati italiani di seconda categoria e l’inaugurazione del primo campo coperto del Tennis Club Cagliari in terra battuta. Il presidente federale Angelo Binaghi poco prima di prendere la racchetta in mano per l’inaugurazione del nuovo impianto dedicato al maestro Remigio Pisanu, ha parlato dei due avvenimenti. Ma anche di altro.

“Intanto cominciamo con i campionati nazionali di seconda categoria, un evento di primissimo piano per la città di Cagliari. Si tratta dei campionati di più alto livello in Italia che la città ospita per il secondo anno di seguito e che si è già aggiudicata per altri due anni. Per quanto riguarda il campo al coperto era una struttura di cui si sentiva la mancanza e che servirà anche per i nostri piccoli allievi che seguono la scuola tennis, e che d’inverno potranno giocare nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Dirò che ne servirebbero altri due o tre”.

Le dolenti note riguardano i giovani sardi. “Vi chiedo, ne vedete? La situazione mi sembra tragica, soprattutto se facciamo un paragone con la Sicilia, che ha più o meno le nostre caratteristiche. Noi non riusciamo a fare quello che loro fanno al Roland Garros. Al di là degli scherzi credo che ci sia molto da migliorare. Ai nostri tempi ce la giocavamo alla pari e magari anche meglio. Qui non mancano strutture e persone di esperienza, quindi bisogna darsi da fare. Anche perché le grandi manifestazioni non mancano. Ci sono molti tornei ed è inaccettabile questo livello agonistico. Lo dico da appassionato, da sardo e da presidente federale”.

Tutt’altro discorso riguarda il settore nazionale. “Siamo baciati dalla fortuna – continua il presidente Binaghi – l’Alto Adige, che per tornare al discorso precedente è molto più piccolo della nostra isola – fornisce una rivelazione dopo l’altra. E’ notizia di oggi che Berrettini potrebbe entrare nelle Atp Finals cui possono partecipare i primi otto tennisti al mondo. Sinner, Musetti e Zeppieri sono il nuovo che avanza benissimo. Fognini, Seppi e Lorenzi tengono alta la vecchia guardia; Cecchinato anche se ha un po’ tirato il fiato, la via di mezzo. Nel femminile la Giorgi è una certezza e la Paolini si sta mettendo alle sue spalle”.

Altra nota positiva l’organizzazione dei grandi eventi. “Oltre al torneo del Foro Italico che rappresenta sempre una garanzia, avremo per cinque anni le Atp Finals dal 2021 al 2025 a Torino. Stiamo lavorando sodo con Sport e Salute e con il sindaco Appendino. Non mancano

problemi da risolvere, indubbiamente, ma sono problemi che vorremmo sempre avere”.


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