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Proseguono senza sosta le indagini sulla strage di Tempio: resta ancora da accertare il movente che ha mosso la mano del presunto killer, Angelo Frigeri che nel corso dell’ultimo interrogatorio ha ribadito di avere agito da solo.
Gli investigatori puntano adesso all’analisi sui supporti informatici utilizzati dall’uomo. Non solo accertamenti sui telefoni sequestrati, ma anche verifiche e analisi su computer e tablet e in particolare sulle mail. I telefonini e probabilmente anche le apparecchiature elettroniche saranno analizzati in sede di incidente probatorio.
Dalle memorie dei cellulari saranno “estrapolate” foto e i filmati, dai computer e dai tablet, invece, saranno passate al setaccio le mail allo scopo di ricostruire i contatti Angelo Frigeri e i coniugi Azzena e anche con terze persone.
Il presunto omicida ha intanto confermato di avere ucciso prima Giulia Zanzani, poi il marito Giovanni Azzena e infine il piccolo Pietro, il loro bambino di dodici anni.