Teatro Lirico e Su Stangioni, FI contro Zedda: “Aggira i problemi”

Due vicende finite in tribunale


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Cagliari, Lirico e Su Stangioni: due vicende che coinvolgono il Comune e di recente finite in tribunale. Nel primo caso il sindaco Zedda è indagato per abuso d’ufficio in seguito alla nomina in solitudine di Marcella Crivellenti come sovrintendente nel 2012. Per quanto riguarda il quartiere di Su Stangioni, il Tar ha emesso un’ordinanza col quale impone al Comune di pronunciarsi sul progetto entro due settimane. Una decisione dei giudici amministrativi definita “bizzarra” dallo stesso Zedda. “Per l’ennesima volta – sottolinea il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Giuseppe Farris – il sindaco, secondo uno schema ripetuto in questi anni, aggira i problemi e la butta in rissa”.

“Dopo aver trasformato il Teatro Lirico in una sfida all’ O.K. Corral – continua l’esponente di opposizione – incurante degli interessi pubblici, ora si scagli contro il  Tribunale Amministrativo della Sardegna che avrebbe il grave torto di aver confermato la propria ordinanza dello scorso giugno, con cui aveva già stabilito la competenza del Consiglio comunale a esaminare il piano di Su Stangioni. Di qui un comunicato stampa in cui, anziché limitarsi a un legittimo esercizio della libertà di opinione e a manifestare -nei debiti modi- le proprie riserve rispetto alla decisione del Giudice, Zedda aggredisce il principio della divisione dei poteri e attacca la funzione essenziale di controllo della legalità che compete alla magistratura: l’ordinanza viene definita “bizzarra” e l’attività’ del Tar viene svilita a “carte di un Tribunale” da contrapporre alla “sfera di decisioni dell’Ente. Senza voler considerare che il Tar altro non ha fatto che ribadire che il Consiglio comunale -in coerenza con l’iter già avviato e segnato dalle deliberazioni assunte a Gennaio 2009 e a Marzo 2011- deve esaminare il piano attuativo di Su Stangioni. Poi, se del caso, lo può anche bocciare ma, intanto, lo deve esaminare. E, invece, il sindaco anziché dare mandato ai propri uffici di predisporre la relativa proposta di deliberazione, con una sfacciataggine oramai consueta, mistifichi la realtà e si trincera dietro ‘ma il progetto non esiste’. Zedda oramai ha finito di stupire. Tuttavia quello che colpisce è il silenzio assordante e complice della maggioranza che lo sostiene composta, come noto, da forze che della legalità -evidentemente solo a parole- avevano fatto la propria ragione di vita politica”.


In questo articolo: