Teatro da balcone a Santu Lussurgiu

Per le vie e piazze del centro storico


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Frammenti di teatro e poesia nel “paese del vulcano” con le performances di Teatro da BalconeDOMANI (lunedì 10 agosto) alle 22.30 si alzerà l’ideale sipario sulla rassegna itinerante incastonata nel cartellone del VII Festival Percorsi Teatrali organizzato dal Teatro del Segno con il sostegno del Comune del Montiferru: al via dunque uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici della kermesse, che trasforma il centro storico di Santu Lussurgiu (OR) in suggestiva scenografia per monologhi, danze, dialoghi e racconti, piccoli concerti e antologie di canzoni.

Quattro le pièces in programma tra le tradizionali architetture di pietra – incorniciate dall’architrave di una finestra, dalla ringhiera di un balcone, ai piedi di un albero o vicino a una fonte – a disegnare un possibile e fantastico itinerario per le vie e le piazze del paese: da un classico del Novecento come “La favola del figlio cambiato” (da “I giganti della montagna” di Luigi Pirandello), nell’interpretazione diRosellina Lo Nardo e Federica Josè Are, all’intrigante e tragicomica storia de “Il Telegramma” di Aldo Nicolaj, nella versione diAlice Maxia, alla poesia e le voci dell’Isola racchiuse in “Ricucendo la luna” di e con Valentina Picciau per finire con i ricordi di guerra de “Il rovescio della medaglia” proposto da Alessandro Congeddu.

Antiche leggende e cronache del presente, un vivido affresco della Sardegna attraverso le parole di scrittori come Grazia Deledda e Sergio Atzeni e diari dal fronte tra storia e memorie della Grande Guerra per la prima notte di Teatro da Balcone – in cui il fascino delle narrazioni della tradizione orale s’intreccia alla magia del teatro e delle arti della scena, e personaggi e storie abitano – per il tempo della rappresentazione – nelle case e nei giardini dei lussurgesi, sulla soglia di un portone o nello spazio raccolto di una piazza, per poi svanire lasciando un’impressione, un’emozione nella mente e nel cuore degli spettatori.

Il Teatro da Balcone riassume in sé lo spirito del festival, con il senso dell’ospitalità e l’idea del dono e dello scambio, in un’osmosi tra artisti e pubblico, un prezioso incontro tra gli ospiti della kermesse e la comunità: attori, danzatori, musicisti e performers offrono la loro arte, regalano sogni, pensieri, pathos e meraviglia con brevi e (quasi) inattese apparizioni in luoghi insoliti, affascinanti e talvolta dimenticati del paese e gli abitanti mettono a disposizione stanze e terrazze, orti e cortili e accolgono gli artisti e le loro originali, interessanti, spesso stravaganti, allegre, umanissime o perfino inquietanti “creature” di fantasia.

La bellezza del paese e la particolarità dell’architettura del Montiferru fanno il resto, e la magia si compie: davanti agli occhi degli spettatori prendono corpo, come evocati dall’immaginazione, i protagonisti di commedie e drammi, di inediti o celebri capolavori, che si svelano, narrando le loro esperienze, le loro passioni e i desideri, le paure e le speranze, come riflessi in un pezzetto di specchio, alla luce della luna o di un lampione, attraverso il teatro, la musica e la danza, per poi di nuovo scomparire, come dissolti, nell’aria al di là di un vetro… al suono degli applausi.

 

Il Teatro da Balcone – quasi un Festival nel Festival – proseguirà con altri due appuntamenti, a comporre un ideale trittico, mercoledì 12 e venerdì 14 agosto a partire dalle 22.30 – in un alternarsi e intrecciarsi dei diversi linguaggi della scena, nello stile dei Percorsi Teatrali. Un pirandelliano “Stasera si recita a soggetto” con Anna Paola Marturano e Federica Josè Are lascerà il posto al mito antico e moderno di “Alcesti” nella versione di Elisa Zedda“Dov’è il confine tra il blu e il verde?” è il titolo interrogativo della performance di teatro e danza di Sara Giglio e Ivonne Bello cui seguiranno “I peccati di Maddalena” liberamente ispirati a “Fuochi” di Marguerite Yourcenar. Nell’ultima notte di Teatro da Balcone spazio invece all’“Aspro Tango” della danzatrice Daniela Tamponi e alla performance di contact improvisation di Davide Vallascas dal titolo “io sono un clown”; viaggio tra fantastiche pieghe di stoffa con“Abito/ Territori di Tessuto” di e con Erika Grillo e Walter Pulpito e infine il “Pane di Drago” della Compagnia S’Iscraria.

 

INGRESSO LIBERO

Ritratto d’artista con “Edith – La voce dell’anima” di OfficinAcustica martedì 11 agosto alle 22 sullo sfondo scenografico deiContrafforti della Chiesa di Santa Maria degli Angeli (in via dei Frati Minori) a Santu Lussurgiu: la voce di Annalisa Mameli e il pianoforte di Corrado Aragoni per un recital dedicato all’icona della canzone francese, il “passerotto” dall’aria fragile, ma indistruttibile e tenace, “l’ugola insanguinata” che ammaliò i pubblici di tutto il mondo con le sue straordinarie, indimenticabili interpretazioni.

Storia di una donna sfortunata e coraggiosa, nata e cresciuta nella miseria e nello squallore delle camere d’affitto e dei bordelli: figlia di Anita Maillard, una cantante di strada di origini italiane e del contorsionista Louis Alphonse Gassion, la piccola Edith trascorse la prima infanzia presso la nonna materna, per essere poi affidata alla nonna paterna, tenutaria di una casa di tolleranza in Normandia. La sua carriera iniziò a otto anni, come cantante di strada durante gli spettacoli del padre contorsionista; e proseguì poi in duo con Simone Berteaut, ma la svolta arrivò (dopo la tragica morte della sua bambina per una meningite) quando scoperta, appena ventenne, dall’impresario Louis Leplée, dopo un’audizione al “Le Gerny’s” vicino agli Champs Elysées, debuttò sotto lo pseudonimo La Môme Piaf. Tra i suoi estimatori Maurice Chevalier, Mistinguett e Raymond Asso; l’assassinio di Leplée mise però fine a quel sogno, gettando una luce sinistra sulla cantante. Poi iniziò la feconda collaborazione con Asso, in origine poeta, che scrisse per lei diverse canzoni, armonizzate dalla celebre Marguerite Monnot, e da lì il “passerotto” prese il volo: il contratto discografico con la Polydor e il primo disco, “Les Mômes de la cloche”; il contratto con il teatro ABC, il successo e la fama, l’incontro con personalità di spicco della cultura francese, da Michel Emer a Paul Meurisse, Jean Cocteau, Norbert Glanzberg, Yves Montand, Charles Aznavour e Georges Moustaki. Un nuovo impresario – Louis Barrier; la prima de “Le bel indifférent” di Cocteau, a lei ispirato e nuove canzoni, come “La fille de joie”, ovvero “L’Accordéoniste”. La parentesi amara della seconda guerra mondiale, e l’incontro folgorante con Yves Montand, poi il contratto con la Pathé e il successo de “La vie en rose”, le tournées negli Stati Uniti, l’incontro con il pugile Marcel Cerdan – il grande amore della sua vita, scomparso prematuramente in un incidente aereo. La vita continua, con altre canzoni e nuovi successi per Edith Piaf, l’“usignolo” di Francia che cantava l’amore, e la vita; e altri incontri, nuovi amori e continui trionfi – ma una salute minata dalla malattia, fino alla precoce scomparsa, per un aneurisma, nel 1963 – a neppure 50 anni.

Edith – La voce dell’anima” intreccia la storia della grande chanteuse réaliste con le melodie più famose, i momenti decisivi della sua esistenza – evocati tra parole, note e immagini – con le trasformazioni dell’Europa e del mondo, la sua fragilità, i suoi incubi, le sue paure e il suo eccezionale talento, il dono di una voce immortale.

S’intitola “Harpscapes”, il concerto dell’arpista Raoul Moretti in programma giovedì 13 agosto alle 22 davanti ai Contrafforti della Chiesa di Santa Maria degli Angeli con i visuals di Olo Creative Farm e chiude in bellezza il cartellone della VII edizione del Festival Percorsi Teatrali nel giorno di Ferragosto (sabato 15 agosto) a partire dalle 22 nel Teatro di Piazza Mercato, la cantautrice e moderna cantastorie Rossella Faa con lo spettacolo/ concerto “Bella, bella, bella… sa Beccesa”.

Suggellerà il Festival firmato Teatro del Segno la tradizionale festa finale con artisti, tecnici e pubblico domenica 16 agosto a partire dalle 22.

PERCORSI TEATRALI – per i giovanissimi

Un Festival a misura di giovanissimi – con i laboratori dei “Percorsi Teatrali” 2015: sono ancora aperte le iscrizioni ai corsi e gli incontri tenuti da artisti e animatori, pensati per i giovanissimi – a partire dai 4 fino agli 11 anni di età.

Il progetto formativo della settima edizione della kermesse prevede infatti – accanto alla sezione dedicata ai professionisti, o aspiranti tali – una serie di attività su misura per bambini e ragazzi, da “Per fare un albero” (11-12 agosto), il laboratorio a cura di Alessia Marrocu rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni che punta sulla creatività attraverso la scultura e il disegno; a “Racconti in Figure”(13 agosto) a cura dell’Eptacordio, diretto dalla fotografa Gisella Congia, che guiderà i bambini tra i 7 e gli 11 anni nell’ideazione e realizzazione di immagini concrete e astratte.

La magia del teatro di figura – vissuto dietro le quinte – con “Il Piccolo Fantasma” del Teatro Tages (14 agosto), il laboratorio sulla costruzione delle marionette a filo condotto da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, che insegneranno ai piccoli allievi tra i 9 e i 10 anni come inventare e animare personaggi e storie appesi a un filo.

per saperne di più: www.percorsiteatrali.it


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