Tasse alle stelle e borse di studio ridotte, protesta degli studenti

Presidio degli studenti di Unica 2.0 davanti alla Regione


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Case dello studente, borse di studio, tasse, fitto casa e assegni di merito: gli studenti universitari di Unica 2.0 protestano davanti al Palazzo regionale di viale Trento perché “la Giunta si impegni per garantire ai suoi studenti il loro diritto allo studio, seriamente, garantendo il 100 per cento degli idonei beneficiari e degli importi adeguati”. Il sit in è cominciato questa mattina alle 9.30. “Mentre le politiche regionali del diritto allo studio, tramite criteri sempre più restrittivi e inadeguati finanziamenti, mirano sempre più a ridurre la platea di idonei beneficiari degli strumenti di sostegno agli studenti universitari e alle loro famiglie – si legge in un comunicato – la tassa regionale per il diritto allo studio aumenta di 80 euro”.

Borse di studio. “Dopo una serie di rocamboleschi interventi della Regione, cui si sommano le cifre stanziate dall’ateneo di Cagliari e dal Banco di Sardegna, attualmente abbiamo una percentuale di circa il 70% degli idonei beneficiari. Tuttavia, gli importi delle borse sono nettamente inferiori agli standard nazionali (2 mila euro circa inferiori per gli studenti fuori sede). Vogliamo il 100 per cento degli idonei beneficiari, con gli importi sanciti dalla legge”.

Assegno di merito. “Il finanziamento degli assegni di merito è costantemente calato negli ultimi anni. Oltre a questo, si è sempre più ridotta la platea degli idonei, andando ad escludere gli studenti delle materie umanistiche e dell’area sanitaria. 
Vogliamo che si ripensi ad un serio strumento di sostegno alle eccellenze del nostro ateneo, non solo tramite un contributo economico, ma anche tramite servizi di potenziamento e di miglioramento delle proprie competenze (corsi di inglese, borse di mobilità internazionale)”.

Fitto casa. “L’importo stanziato agli studenti fuori sede è inadeguato all’importo di un canone di affitto medio nella città. Inoltre, con l’introduzione del requisito di merito del voto di diploma di 80/100 e con la riduzione della soglia Isee dai 35.000€ ai 30.000€, si riduce la platea degli idonei. Vogliamo un Contributo Fitto Casa per tutti gli studenti fuori sede, adeguato al canone medio di affitto della città e dell’hinterland. A tal proposito, vogliamo che il Comune di Cagliari dialoghi con l’Ersu per l’abbattimento del fenomeno degli affitti in nero, e per creazione di un database degli immobili che, se adeguati a certi standard qualitativi, possano essere resi usufruibili agli studenti”.

Case dello studente. “Obsolete, mal collegate rispetto ai poli dell’ateneo, insufficienti qualitativamente e quantitativamente. A fronte dei circa 15.000 studenti fuori sede, la città offre a disposizione degli studenti meno di 900 posti letto. Vogliamo serie politiche di investimento per il miglioramento delle attuali strutture a disposizione, per la ristrutturazione di tutte le strutture che possono essere trasformate in case dello studente, per alzare il rapporto tra posti-letto messi a disposizione e studenti fuori sede”.

Tassa regionale per il diritto allo studio. “La tassa annuale verrà versata in una sola tranche dagli studenti che, nella dichiarazione dei redditi utili per calcolare l’importo delle tasse universitarie, dichiarano un reddito totale superiore ai 25.000€, ed il ricavato della suddetta tassa verrà interamente erogato per le borse di studio.Ne consegue che, a fronte di un finanziamento nazionale e regionale sempre più esiguo, è sugli studenti e le loro famiglie che continua a gravare il costo per vedere garantita l’istruzione universitaria ed il diritto allo studio. Non è alzando la tassa di ben 80€ che si può risolvere il problema degli idonei non beneficiari”.