Numerosi artisti hanno aderito alla manifestazione del 12 settembre alle 20 all’Anfiteatro comunale per Natalino Sanna, il primo caso di Sla ad Assemini. Una raccolta di fondi per l’acquisto dell’ascensore, in modo che la qualità della sua vita possa migliorare. La generosità delle persone non ha confini e si potrebbe arrivare a prenotare il viaggio della speranza, a Brescia, dove i sardi sono costretti ad arrivare per la sperimentazione con le cellule staminali.
All’evento ci saranno: Piero Marras, Tamurita, Echo 80, Maria Giovanna Cherchi, Maria Luisa Congiu, Alessandro Catte, Ateros, Beppe Dettori ex Tazenda, Nicola Cancedda, Luciano Pigliaru, Etnoboys, e altri artisti asseminesi e venerdì 6, un concerto delle band giovanili all’Angy Village.
E ancora altre iniziative parallele come: triangolare di calcio e torneo di calcio a 5, torneo di biliardo.
È stato aperto un conto corrente bancario – IBAN: IT 09 O 07601 04800 001014497604 e uno postale al
Al numero: 001014497604 intestato a Chiara Sanna – Patrizia Sanna con la causale: “Un ascensore per Natalino”.
C’è anche, una pagina Facebook “Assemini pro Natalino”.
Quindi una serata per raccogliere fondi è prevista per giovedì 12 settembre alle 20, all’Anfiteatro comunale. La manifestazione happening con musicisti locali e di fama regionale.
“Per organizzare l’evento ci siamo incontrati anche lunedì sera nel teatrino San Pietro – fa sapere, il referente artistico Piero Collu – tanti artisti parteciperanno alla serata per la raccolta fondi. Adesso non resta che onfidare nella generosità delle persone”. L’iniziativa avrà l’appoggio e i patrocinio dell’Amministrazione comunale.
“C’è un uomo, molto malato, che è prigioniero in casa perché nel suo condominio non c’è un ascensore. Basterebbero 19 mila euro per realizzare i lavori e fare così in modo che la sua prigionia abbia fine”, aveva detto, il leader del centrosinistra Luciano Casula, presentando un’interrogazione al primo Consiglio comunale d’insediamento della nuova Coalizione di Mario Puddu.
La proposta è stata lanciata e tutti si sono mobilitati per dare una mano a Natalino che da sette lunghi anni convive con questo dramma. Per ora la meta resta l’acquisto dell’ascensore.
Intanto Natalino continua la sua lotta perché l’Assessore regionale alla Sanità autorizzi il centro trapianti dell’ospedale Binaghi, per ridare speranza e forza ai tanti sofferenti che convivono con la Sla e che, soldi a parte, non hanno tempo di attendere l’interminabile lista d’attesa dell’ospedale lombardo.