Talent up, giovani imprenditori sardi nelle business school Usa

L’ultima fase, quella del rientro in Sardegna, prevede l’accompagnamento attraverso percorsi individuali di screening dell’idea imprenditoriale, e di orientamento verso gli strumenti regionali più idonei tra quelli disponibili a favore della creazione d’impresa


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Nove relatori, moderati dal giornalista Giuseppe Deiana, si sono confrontati su come valorizzare giovani talenti e sul programma per formare nuovi imprenditori sardi nelle migliori business school italiane ed estere: il direttore di Aspal Massimo Temussi, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il docente della Georgetown University Jeff Reid, Alfredo Coppola (Co-CEO, US Market Access), Carlo Mannoni (presidente Sardex), Diego Teloni (direttore Fondazione Giacomo Brodolini), Eduardo Sette Camara Silva (Head of Acceleration and Lisbon Challenge), Alessandro Gallo (Senior Account executive Linkedin Italia), Giuseppe Cuccurese (direttore generale Banco di Sardegna). Presenti anche i ragazzi di Talent up hanno incontrato il presidente Pigliaru e il direttore Temussi, e hanno potuto raccontare la loro idea d’impresa, gli obiettivi e i progetti per il futuro.

PIGLIARU. “Talent Up è uno strumento nuovo, è il nostro incoraggiamento ai giovani con talento da imprenditori perché possano trasformare la loro idea in realtà, creando così lavoro per sé e per gli altri”, ha detto il presidente Pigliaru, che nel suo intervento ha ripercorso l’esperienza di Master&Back, progetto nato negli anni da assessore in giunta Soru “e nel quale abbiamo creduto moltissimo. Partendo da lì – ha spiegato – abbiamo pensato ad un percorso specifico per formare imprenditori. In Sardegna ne abbiamo di eccellenti – ha sottolineato il Presidente -, ma sono troppo pochi. Abbiamo bisogno di numeri molto più alti, perché la densità imprenditoriale è un fattore fondamentale di crescita, sviluppo, lavoro. E un territorio che ne ha avuto pochi nel passato rischia di averne pochi anche in futuro. Questo non perché non sia presente il talento, che è distribuito tra le persone indipendentemente dai confini– ha proseguito -, ma perché, come capita in Sardegna, chi vuole fare l’imprenditore rischia di essere scoraggiato da un contesto che offre meno opportunità rispetto ad altri. Talent Up è la nostra risposta, il progetto che abbiamo pensato e realizzato per i nostri ragazzi di talento, che li individua, li porta negli Stati Uniti, li fa parlare con imprenditori di successo per confrontarsi, rinforzare la propria idea, diventare sempre più bravi nel processo imprenditoriale – ha concluso Francesco Pigliaru -, e infine li fa tornare in Sardegna per realizzare la loro idea vincente.”

TEMUSSI. “È un progetto sperimentale, che vede la Sardegna pioniera in Europa, per aver voluto scommettere nel coinvolgimento di importanti realtà internazionali, come la USMC alla Georgetown University”, ha dichiarato il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi. “I ragazzi saranno formati nel più grande bacino di idee, vera fucina dell’innovazione a livello mondiale come la Silicon Valley. Un’opportunità unica a cui hanno potuto accedere 38 giovani selezionati, con ottime idee d’impresa, che hanno tutte le carte per avere successo una volta rientrati in Sardegna. La scommessa di investire nei talenti, farli crescere in un ambiente straordinariamente stimolante, è una sfida che ci spinge a credere nei nostri giovani perché siano portatori di idee di sviluppo. In quella fase li supporteranno nella ricerca degli strumenti di ingegneria finanziaria per cogliere le migliori opportunità di finanziamento delle loro idee. Il segreto di Talent up è proprio l’accompagnamento costante dei giovani, che vengono seguiti in tutte le fasi, per non essere mai lasciati soli”.

Il PROGRAMMA. Talent Up nasce con l’obiettivo di offrire a un gruppo di aspiranti imprenditori sardi la possibilità di frequentare, dopo un primo periodo di formazione in Sardegna, percorsi formativo/pratici specificamente finalizzati all’acquisizione di competenze legate alla creazione di impresa, da svolgersi in ambienti particolarmente vivaci e stimolanti dal punto di vista imprenditoriale, per poi riportare in Sardegna l’esperienza acquisita e avere la possibilità di realizzare la propria idea. L’Avviso, finanziato con 7 milioni di euro del POR FSE 2014-2020, si rivolgeva a giovani laureati, o a studenti universitari che avessero conseguito almeno il 75% dei crediti formativi, con un’ottima conoscenza della lingua inglese.

LE FASI. Talent up si articola in 4 fasi: dopo la selezione dei progetti, dove si è tenuto conto dell’innovatività dell’idea, della fattibilità, e di alcuni fattori come la componente motivazionale, i ragazzi sono stati avviati alla fase di pre-treatment, svoltasi tra Nuoro e Cagliari, dove hanno acquisito competenze di base in area marketing, contabilità e strategia d’impresa, in un percorso di formazione in aula svolto interamente in lingua inglese.

La terza fase, il cuore della misura, si svolgerà all’estero, per un totale di 12 settimane in aree ad alta intensità imprenditoriale e strutture di eccellenza e sarà divisa in due momenti. Il primo, di apprendimento sul campo attraverso il confronto con le esperienze di chi ha già sviluppato un’idea imprenditoriale (San Francisco dal 18 febbraio per 4 settimane). Il momento successivo è finalizzato alla trasformazione dell’idea in attività imprenditoriale: i partecipanti saranno formati sulle tecniche di presentazione dell’idea al mercato e di gestione dell’avvio e della fase di crescita in una delle migliori business school a livello mondiale (Washington – Georgetown University dal 10 marzo per 8 settimane).

L’ultima fase, quella del rientro in Sardegna, prevede l’accompagnamento attraverso percorsi individuali di screening dell’idea imprenditoriale, e di orientamento verso gli strumenti regionali più idonei tra quelli disponibili a favore della creazione d’impresa.

I VOUCHER. Ai partecipanti che supereranno l’ultima selezione verrà garantito un voucher di 7mila euro, per coprire i costi di viaggio, vitto e alloggio sostenuti nel primo mese, mentre per il periodo successivo i costi di permanenza saranno coperti dal soggetto che erogherà la formazione.