“Supermercati in Sardegna, lasciateli chiusi in tutti i festivi e anche a Pasquetta e nel 25 aprile”

Un appello al presidente Solinas e all’assessore Chessa affinché dispongano che anche nei giorni di festa come Pasquetta e 25 aprile i supermercati devono restare chiusi: ad avanzare la richiesta è la Filcams Cgil regionale che richiama anche l’attenzione delle aziende affinché “diano un contributo alla lotta contro il contagio e consentano al personale di usufruire di quelle giornate di riposo e stare a casa insieme alle famiglie”


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Un appello al presidente Solinas e all’assessore Chessa affinché dispongano che anche nei giorni di festa come Pasquetta e 25 aprile i supermercati devono restare chiusi: ad avanzare la richiesta è la Filcams Cgil regionale che richiama anche l’attenzione delle aziende affinché “diano un contributo alla lotta contro il contagio e consentano al personale di usufruire di quelle giornate di riposo e stare a casa insieme alle famiglie”.

La battaglia del sindacato aveva raggiunto un primo risultato con le ordinanze regionali sulle chiusure domenicali obbligatorie ma è chiaro che, in vista delle festività, è necessario un nuovo intervento per scongiurare aperture inutili e dannose. “I dati dicono che i provvedimenti sul diradamento delle uscite e delle relazioni sociali si sono rivelate efficaci a contenere la diffusione del virus – ha detto Nella Milazzo – diventa quindi quanto mai necessario non allentare la presa rischiando di vanificare tutti gli sforzi messi in campo fino ad oggi”.

Secondo la Filcams Cgil i lavoratori del settore stanno dando un contributo importantissimo perché garantiscono a tutti i cittadini di poter fare la spesa ma non gli si può chiedere uno sforzo ingiustificato: “Sappiamo che responsabilmente ci sono negozi che hanno già predisposto la chiusura ma molti pare abbiano intenzione di restare aperti a Pasquetta e il 25 aprile, una scelta irragionale in un momento di emergenza come questa”. Da qui la richiesta alla Regione, affinché dia una indicazione univoca a tutti gli esercizi commerciali, anche perché lasciare che siano i singoli a decidere significa creare una concorrenza tra i piccoli commercianti, meno strutturati per tenere le serrande aperte e la grande distribuzione che ha, invece, maggiori risorse ”.

La categoria avverte che metterà in atto tutte le azioni necessarie per scongiurare le aperture e ricorda a tutti i lavoratori occupati nel settore che possono negare la loro presenza perché il lavoro festivo non è un obbligo.


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