Sulcis Iglesiente senza un punto sanitario notturno per gli animali

L’appello di una cittadina per sensibilizzare sul benessere animale e la necessità di un presidio medico o di uno o più veterinari disposti ad accogliere le emergenze durante le ore serali.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

La sua storia aveva commosso in tanti, era luglio quando il cagnolone della donna F.P., di 7 anni, era stato colpito da infarto. Gli unici presidi sanitari più vicini si trovano a Cagliari: un’ora di macchina che in alcuni casi fa la differenza. “Ci siamo resi conto stesse male dopo le 20:00, troppo tardi per tutti i veterinari del Sulcis.

Per un sacco di tempo abbiamo chiamato qualsiasi veterinario – aveva raccontato la donna – esistente in questa ormai dimenticata provincia, ma tutti i tentativi sono stati vani.

“Andate in clinica a Cagliari”. Ormai si va a Cagliari per tutto, anche per cercare di sopravvivere.

Quell’ora di macchina l’abbiamo fatta, abbiamo cercato di salvarlo ad ogni costo, ma come per gli umani, l’infarto spesso è fatale, non puoi farci nulla.

Con questo voglio solo dire che, per Tobia, quell’ora di macchina non avrebbe fatto differenza, il suo destino era già scritto. Per un altro cane, gatto, per qualsiasi altro animale domestico quell’ora di macchina però avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.

Non so se questo servirà a qualcosa, ne dubito fortemente, volevo solo condividere quella che per me è un’ingiustizia: se dopo le 20:00 il tuo cane sta male, beh, parti subito per Cagliari”.

Purtroppo niente è cambiato da allora, nemmeno il dolore e il dispiacere per la morte di Tobia, “ad oggi non ho ancora accettato la sua morte e non ho ancora accettato il fatto che non sia riuscita a fare di più” ha spiegato ieri alla Redazione di Casteddu Online. La necessità di far conoscere la storia di Tobia, simile a quella di tanti altri animali che non sono arrivati in tempo in clinica perché questa assente in un territorio che è ridotto ai minimi termini in quantità di servizi, compresi quelli per gli amici a quattro zampe, veri e propri componenti di una famiglia unita e amorevole. Un appello, quindi, rivolto ai professionisti della salute degli animali, ossia quello di aprire un punto di riferimento notturno nella provincia, senza dover costringere i padroni a correre verso Cagliari con il rischio che l’animale, durante il tragitto, non sopravviva, proprio come accaduto a Tobia.

 


In questo articolo: