Sulcis, emergenza sanitaria anche per gli animali: impossibile reperire un veterinario dopo le 20

“Se il tuo cane sta male, parti subito per Cagliari”.


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La storia di Tobia, un cagnolone di 7 anni colpito da infarto e la disperazione dei suoi padroni, che hanno fatto di tutto per salvargli la vita, giunge dalla provincia che lotta da anni contro una sanità ridotta all’osso, come quella veterinaria, dedita agli amici a quattro zampe che non offre assistenza prolungata anche durante le ore notturne. A raccontare quanto accaduto a Tobia è la padrona che oggi lo piange e che, attraverso le sue parole, vuole porre al centro dell’attenzione una problematica da non sottovalutare e che mette in ginocchio chi tenta di strappare alla morte gli animali da compagnia. Gli unici presidi sanitari più vicini, infatti, si trovano a Cagliari: un’ora di macchina che in alcuni casi fa la differenza. “Ieri Tobia è morto. Tobia ha avuto un infarto, all’età di 7 anni.

Ci siamo resi conto stesse male dopo le 20:00, troppo tardi per tutti i veterinari del Sulcis.

Per un sacco di tempo abbiamo chiamato qualsiasi veterinario esistente in questa ormai dimenticata provincia, ma tutti i tentativi sono stati vani.

“Andate in clinica a Cagliari”. Ormai si va a Cagliari per tutto, anche per cercare di sopravvivere.

Quell’ora di macchina l’abbiamo fatta, abbiamo cercato di salvarlo ad ogni costo, ma come per gli umani, l’infarto spesso è fatale, non puoi farci nulla.

Con questo voglio solo dire che, per Tobia, quell’ora di macchina non avrebbe fatto differenza, il suo destino era già scritto. Per un altro cane, gatto, per qualsiasi altro animale domestico quell’ora di macchina però avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.

Non so se questo servirà a qualcosa, ne dubito fortemente, volevo solo condividere quella che per me è un’ingiustizia: se dopo le 20:00 il tuo cane sta male, beh, parti subito per Cagliari”.


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