Su Planu terra di nessuno: strade distrutte, parchi abbandonati, cantieri selvaggi e zero eventi

In condizioni disastrate anche il parco dei bambini, un tempo fiore all’occhiello del quartiere. Tutto tace sugli annunciati interventi epocali per le strade nel quartiere che ospita migliaia di residenti: inesistenti sindaco e vigili urbani. Marciapiedi sempre più pericolosi, strade sporche e zero controlli l’hanno trasformato da zona bene a quartiere dormitorio, come quotidianamente denunciano i nostri lettori.

Da zona bene a quartiere dormitorio è un attimo Il declino di Su Planu, un tempo ambìta zona residenziale di Selargius ma dentro Cagliari, in posizione strategica a due passi dagli ospedali, dotata di tutti i servizi essenziali dalle scuole alle poste, dalla chiesa ai negozi, è sotto gli occhi di tutti, nonostante il costo delle case continui a essere altissimo rispetto anche alla gran parte dei quartieri del capoluogo.
I circa diecimila residenti, fortino elettorale determinante per il paese, hanno visto (ovviamente) comparire il sindaco Gigi Concu solo in campagna elettorale, poi più nulla: gli annunciati milionari interventi sulle strade – sporche, dissestate e pericolose – si sono limitate a una gettata di asfalto qua e là, niente di più. Il parco dei bambini, un tempo fiore all’occhiello del quartiere, è devastato e diventato il luogo di ritrovo di chiassosi gruppi di ragazzi che al calare della sera si piazzano in pianta stabile a fumare e ascoltare musica. Sotto la scure di scadenze fiscali, proliferano cantieri che non rispettano orari e giorni di pausa, mettendo a dura prova i residenti con rumori molesti e ininterrotti. Controlli? Zero. I vigili urbani a Su Planu non si vedono da mesi, come dimostra anche la quotidiana giungla di auto in sosta davanti alle scuole all’entrata e all’uscita dei bambini. Per non parlare degli eventi, del tutto inesistenti se non quelli organizzati di tanto in tanto da privati e commercianti: nel weekend è un quartiere fantasma, totalmente ignorato dall’amministrazione. Per dirla con i residenti, che continuano a segnalarci quotidianamente situazioni di disagio, una tristezza infinita.


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