Stregati dai fantasmi di Cagliari: ecco gli spettri più temuti

Due scrittori sulle orme dei gialli della storia hanno condotto ieri i cagliaritani in un Mistery Tour


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Non una visita del “fantasma formaggino”, ma illustrata da dotte citazioni, da fonti scritte, e da testimonianze uniche.

Marcello Polastri e Pierluigi Serra, autori di libri sulla storia e su alcuni suoi aspetti inspiegabili, hanno  raccontato a un centinaio di persone presenti, anche tante vicende inedite.

Storie di “vita vissuta” fatta di  mistero, superstizioni, fatti inspiegabili. E poi anche loro, i fantasmi cagliaritani: IS DUENNAS.

Presenze al femminile che in passato avrebbero turbato il sonno di tanti: “si divertivano a levar le lenzuola dai letti, o chissà perché avrebbero agito così?”. 

LA VIA PIÙ MISTERIOSA di Cagliari per le apparizioni? Il Fossario, usato ai tempi delle epidemie di peste e di colera per seppellire i defunti. 

 “I fantasmi di Cagliari – hanno detto i ciceroni – hanno quattro facce. Simili ai quattro quartieri della città. 

È come se gli spettri cagliaritani rispecchiassero i modi essere degli abitanti di una volta: curiosi, crastuli, litigiosi, come se fossero prennenente invidiosi e torari “.

Se a ROMA le guide sono solite condurre “a caccia di fantasmi”, i cittadini e i forestieri tra vicoli, piazze e strade alla scoperta dei luoghi “infestati” (da Beatrice Cenci a Donna Olimpia, da Alessandro VI a Costanza de Cupis), A CAGLIARI lo scenario  narrazioni è stato il quartiere Castello. Con figure di tutto rispetto per l’immaginario collettivo.

C’erano  anche le dame e i cavalieri medievali rappresentati dall’Associazione dei Balestrieri del CASTEL di CASTRO.

LA VISITA si è svolta nel quartiere nobile della città del sole. Come scenario: le torri medievali on le storie dei detenuti, quelle dei loro carcerieri.

E di “gente morta male, sofferente, dopo soprusi, abusi e indicibili atrocità“.

Quella di un ragazzino ad esempio. “Era poco più che un bambino e morì nella torre di San Pancrazio, piccolo e denutrito all’età di circa 11 anni.

I suoi accusatori dissero che meritava la prigionia perché era monello” ha svelato Marcello Polastri agli astanti, mostrando un documento ritrovato negli archivi.

Quelli che spaventerebbero maggiormente e colpiscono – ha precisato Pierluigi Serra – sono proprio loro, i fantasmi dei bambini, ma anche lo spettro di un politico, diplomatico e mercante italiano: Betto di Alliata (Pisa, XIII secolo – Pisa, 1330) “.

VICENDE DEL PASSATO dunque, di nobili castellani ma anche dei meno abbienti; di prostituzione e di assassini. 

STORIE RIEVOCATE er la curiosità dei partecipanti, dai “piedi” e dalla “testa” dei palazzi blasonati, “come se fossero corpi con molte vite, parrebbero ancora contenere gli spiriti vitali  che li hanno animati” ha ribadito Polastri.

Ma non per questo li dobbiamo temere” hanno concluso gli scrittori davanti ad un caloroso applauso del pubblico. 

SI REPLICHERÀ il mese prossimo, in un altro quartiere di Cagliari.

Info: http://www.sardegnasotterranea.org


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