
E’ caos al Brotzu per la decisione dell’azienda sanitaria di non remunerare più in regime di straordinario, dal mese di aprile 2016, le ore prestate nelle festività infrasettimanali dal personale turnista. A nulla sono valse le proteste e le diffide del sindacato Uil-Fpl che invitava l’amministrazione “a rivedere tale decisione, in considerazione anche delle gravissime ricadute sul personale già abbondantemente tartassato”.
“Sono infatti sufficientemente noti gli eccessivi carichi di lavoro sobbarcati dagli operatori del Brotzu,- scrivono – con gli straordinari non pagati e frequente “rinuncia” ai più elementari diritti sindacali. La consuetudine di “non risposta”, pur se obbligo di legge, però la fa ancora da padrona nella più importante realtà sanitaria isolana. L’insensibilità regna oramai sovrana. Nei tempi e nei termini di legge, in data 16 maggio, è stata pure notificata formale diffida da parte dell’ufficio legale della UIL.
“E’ triste constatare che, in una realtà lavorativa dilaniata dagli infiniti ricorsi per centinaia di migliaia di euro,- commenta il segretario Attilio Carta- si è ancora una volta costretti a ricorrere alle vie legali, delegando di fatto alla magistratura l’organizzazione e la gestione dell’ultimo baluardo della sanità sarda. Si vuole a tutti I costi far cassa sulla pelle degli operatori della sanità per ripianare i debiti fatti da altri? Infatti in un contesto di scollamento e dorato isolamento, con ulteriore circolare dell’Ufficio del Personale veniva testardamente confermata la ferrea decisione di procedere al non pagamento delle festività infrasettimanali a fronte di numerosi differenti pareri legali e sindacali.Per contrastare tutto ciò la UIL,di aver attivato il proprio ufficio vertenze invitando i lavoratori interessati a rivolgersi ai propri rappresentanti aziendali al fine di intentare le idonee azioni legali, a loro tutela”.