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Storie di ordinaria incomprensione e degli equivoci.
Titolo: Oggi pizza. Location, Lombardia Brianza, paesino autostrada. Attore protagonista del singolar tenzone: Mister Pleurotus eryngii ferulaenel ruolo di inconsapevole provocatore. Coprotagonisti: Gu., Gi., Da. e Cam. Dopo giorni di ferrea dieta, come fai a dire di no. Sperano di non adirarsi per l’attesa, per la scortesia, per il prezzo. Non immaginavano. Ordinano due focacce ortolana ed una tradizionale. La pizza tradizionale non arrivava. Le ortolane, presentate al tavolo in tempi e modi garbati. Le melanzane sono più pericolose dei carciofini, quando per il ridere vanno di traverso ai due dei commensali. Ognuna, delle innumerevoli apparizioni del cameriere era l’occasione di sommesse proteste: “Ci porti un’altra birra fresca, la pizza non arriva?. Da.: “Ci sono difficoltà con il forno?”. Da. non si rendeva conto: “Mi raccomando il funciu di ferla lo stenda bene”. Senza pietà, bastardissimi Gu e Gi rimangono impassibili, sganasciandosi dal ridere. Gi. non ne poteva più dalle risate, si rovescia persino la sedia. Le carogne Gu. e Gi. a spassarsela alle loro spalle, con la speranza che non degenerasse. Ad un ora e trequarti Gu. si prende le sue responsabilità, cercando di chiarire l’equivoco. L’alternativa a quel punto era far degenerare la situazione. Meglio risolvere. D’impeto, “Scusi Cam., posso raccontarle una barzelletta, non si offenda se mi lascia due minuti comprende?”.
Cam., sempre piu’ torvo sprizza veleno da tutti i pori,: “Avrei fretta. Se non è troppo lungo”. Sarà pure Brianza e Cam., un armadio quattro stagioni, tre per tre ed a rifletterci non mansueto, racconterà cosa pensava: gli strozzo sti c……..i di sardignoli, ma non sono la miglior razza con cui scontrarsi.
Gu.: “Accorcio, la racconto in italiano, poi mi consenta di spiegare il qui pro quo tra noi e lei, anzi tra Da. e lei.”
Gu.: “Ci incontriamo con un amico, gli racconto l’avventura ”. Con stupore, visibile sul viso, rievoca: “Mi sono scontrato con uno strano personaggio, oltremodo maleducato. Bisogna dirlo era una bella giornata ed ero di buon umore”.
Per farla breve: “Mi viene addosso intenzionalmente, non mi aggrada.
Il tale, mi insulta con un sonoro: “Faccia di cretino!” Mi volto, lascio perdere.
Con un gesto di sufficienza, ancora: “Faccia di imbecille!”
Va be. Una volta, due volte mi sembrano troppe. Ma no, lascio perdere. Perché rovinarmi la giornata.
La terza volta mi urla: “Allora!! Faccia ipotesi”! Non ho capito più nulla, non ho resistito, lo ho lasciato stesso per terra massacrato”.
Urlandogli “Ti sia chiaro, faccia ipotesi a me non lo dici, capito!!!”.
Conclude Gu.: “Lei ha dedotto, ha fatto un ipotesi, ha pensato ad un offesa mentre non vi è nessuna ilarità. Da. ha semplicemente tradotto”.
Magari era più logico partire dalla fine per brevità cioè dall’ipotesi pensa, rimuginando, Gu: “Ha tradotto? Mah, forse”.
Vede Signor Cam., in Sardegna Mister Pleurotus eryngii ferulae è noto come cardolinu ‘e petza. Non la derideva, semplicemente ha tradotto letteralmente, il nome del fungo dal dialetto: fungo di carne.
E’ evidente che lei facendolo aspettare e rispondendo: “La sua pizza si è sfondata” aveva frainteso, per cui scusi se abbiamo giocato.
Il prelibato “fungo di carne”, era una presa per il culo per il brianzolo, nella logica del “sardignolo” giusto.
Da. non aveva parlato italiano, inglese o dialetto, o sardotoscano, era solo un minestrone che rischiava di diventare, per così dire un incidente diplomatico tra Sardegna e Lombardia. Titolo immaginario del giorno dopo: Sardi coinvolti in una rissa, per un fungo di carne.
Fortunatamente tutto si è concluso con quattro grosse e grasse risate ed offerta di caffè ed ammazza caffè agli indegni teruncelli o sardignoli.
Pleurotus eryngii varie, meglio noto come fungo di carne si stende bene, steso con dovizia quasi sessuale ma sulla pizza in Brianza rischia di sfondarsi. Eja.
Se Cam. tralasciava deviare sull’ipotesi sarebbero stati corpusu a manetta. Colpi di santa ragione.
Dispiace per il povero cardoncello o carderello, inconsapevole protagonista, per cardulinu ‘e petza, o fungo di carne. La colpa è tutta di Mister Pleurotus eryngii varie. A proposito, conoscete la barzelletta: un funghetto, due funghetti tre funghetti …aia! Non tirare … a conclusioni affrettate.
Aaaa!! La lingua pettegola e delle ipotesi quanti ne crea di… guai. Sempre troppi.
Ed invece non vi era nessuna dietrologia. O, si? Almeno credo. Gianfranco Carboni