Stop musica alle 22, Caffè degli Spiriti al Tar. Comitati: «E’ caos»

Enrico Marras: “In materia di inquinamento acustico la confusione regna sovrana in città: il ricorso al Tar del Caffè degli Spiriti contro l’Ordinanza del Sindaco ne è una dimostrazione. Noi diciamo che non con Ordinanze ma con la sola applicazione del Piano Acustico Comunale si può pensare di combattere il rumore in città”


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“In materia di inquinamento acustico la confusione regna sovrana in città: il ricorso al Tar del Caffè degli Spiriti contro l’Ordinanza del Sindaco ne è una dimostrazione.

Noi diciamo che non con Ordinanze ma con la sola applicazione del Piano Acustico Comunale si può pensare di combattere il rumore in città”. Attacca Enrico Marras, presidente del comitato “Rumore no Grazie”, per il quale il problema è la

“mancata applicazione della legislazione sanitaria in materia di inquinamento acustico e  la mancata applicazione del Piano Acustico Comunale”.

“Il grave e persino drammatico inquinamento della città di Cagliari è ancora dimostrato dal fatto che il Sindaco, suo malgrado, si è visto costretto per evitare il commissariamento a predisporre, purtroppo con anni di ritardo, i Piani di Risanamento Acustico di Marina e Stampace”, aggiunge Marras, “piani in questi giorni all’esame delle Commissioni consiliari competenti: la loro approvazione potrebbe contribuire a fare chiarezza.

L’Ordinanza del Sindaco di pochi giorni fa è la dimostrazione ulteriore della mancanza di idee e di volontà di risolvere con serietà il problema dell’inquinamento acustico ambientale nella città di Cagliari. Lo strumento da usare non è l’Ordinanza, che fra l’altro presenta profili di illegittimità costituzionale,  ma – lo ripetiamo da anni- il Piano Acustico Comunale che indica quartiere per quartiere e strada per strada qual’ è il livello massimo di rumore consentito sia di giorno che di notte. Non importa”, conclude, “la natura del rumore ma la sua intensità misurata in decibel nel rispetto del principio ferreo che non si può arrecare “fastidio o disturbo” alle persone.”

Secondo il presidente del Comitato no Rumore, il Caffè degli Spiriti ha ragione quando lamenta limiti di orario per la diffusione musicale: il nostro Comitato non li ha mai chiesti. Ma si deve sapere che esistono limiti di impatto acustico, misurati in decibel e che, per quanto riguardo l’area in cui opera il Caffè degli Spiriti, questi limiti sono: 45 decibel in emissione (misurati a un metro dalla sorgente sonora) e 50 decibel in immissione (misurati dentro le abitazioni a finestre aperte), in fascia oraria notturna. 


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