Stop all’Unione in diretta a Radiolina: tagli nel gruppo Zuncheddu

Tagli dolorosi agli stipendi dei giornalisti di Videolina, prepensionamenti all’Unione Sarda, e il direttore Muroni è costretto ad annunciare lo stop alla trasmissione di Urgu e Pilia


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L’Unione in diretta alla radio? Il giornale sotto la guida di Anthony Muroni continua a perdere copie, ed è lo stesso direttore ad annunciare la sospensione del programma condotto da Alberto Urgu e Paola Pilia, presentato trionfalmente un anno fa. Muroni annuncia su Fb: “Dopo un anno esatto si conclude questa fase de “L’Unione in diretta”, il contenitore informativo mattutino di Radiolina. In un anno Paola Pilia eAlberto Urgu hanno raccontato la politica, la cronaca, il costume, la cultura e gli spettacoli della Sardegna con professionalità, serietà, autorevolezza e leggerezza. Il loro – e quello della loro trasmissione di successo – non è un addio ma un passaggio momentaneo, all’interno della riorganizzazione in atto nel nostro Gruppo editoriale. Paola e Alberto rimangono nella famiglia Unione Sarda e un giorno non lontano tornerete ad ascoltarli in radio e non solo. Da lunedì prossimo, tra le 7 e le 9, su Radiolina partirà un nuovo contenitore informativo condotto – a turno – da Nicola Scano, Andrea Frailis e Giacomo Serreli”. Pilia e Urgu hanno invece salutato così gli ascoltatori: “Cari amici, quella di oggi era l’ultima puntata de L’Unione in diretta. È stata una esperienza bella e appagante, nella quale abbiamo cercato di coinvolgere e dare voce a più gente possibile. Speriamo di esserci riusciti, almeno in parte. Non possiamo non ringraziare tutti quelli che ci hanno seguito con affetto, facendoci sempre sentire importanti. Intanto, secondo quanto riportato di recente da Sardinews, l’editore Zuncheddu avrebbe annunciato all’Unione Sarda 13 prepensionamenti e 4 assunzioni: in pratica quasi un sesto della redazione depauperato. E a Videolina la crisi continua: la riorganizzazione è fatta di dolorosi tagli, anche agli stipendi, con la prospettiva di ammortizzatori sociali. Un momento durissimo per l’informazione sarda, che per la prima volta coinvolge direttamente anche il principale gruppo editoriale sardo. A tutti i giornalisti di Videolina va la solidarietà della nostra redazione. 


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