Stop alla pulizia delle scuole, 400 dipendenti restano senza stipendio

Dal primo marzo a casa senza lavoro: la rabbia in strada a Cagliari davanti all’ufficio scolastico regionale


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Dal primo marzo a casa senza lavoro per i 400 dipendenti del servizio pulizie nelle scuole in Sardegna. Oggi sit in di protesta davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. Si sono ritrovati in viale Regina Margherita alle 9,30, con striscioni e bandiere dei tre sindacati confederali, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti, in concomitanza con la protesta a livello nazionale. L’intenzione era quella di avere  un incontro col direttore scolastico per sollecitare un intervento che sensibilizzi il governo, che si é però rifiutato di incontrare una delegazione di manifestanti.

Hanno rallentato il traffico attraversando di continuo la via Roma, e distribuito volantini per sensibilizzare i passanti sulla loro vertenza. Sono 400 in Sardegna, 24 mila in tutta Italia, tra ex lsu e dipendenti degli appalti, i laboratori che dal 1 marzo rischiano di perdere il posto, o, comunque, di subire un taglio drastico dell’orario di lavoro: le attuali 35 ore verranno ridotte di oltre la metà. “Se non verrà trovata una soluzione – spiegano i sindacati – le conseguenze saranno disastrose. In discussione ci sono, infatti, sia i livelli occupazionali, e il futuro di centinaia di famiglie monoreddito, ma anche la stessa salute degli alunni delle scuole, visto che sarà  impossibile garantire adeguati standard igienico-sanitari”


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