Stipendio tagliato del 35 %, lavoratori in lotta a Natale alla Scuola di Musica a Cagliari: “Pronti a azioni estreme”

“Mentre i cagliaritani vengono affamati e schiavizzati l’amministrazione comunale è assente. Non riconosce gli errori di valutazione salariale nell’appalto e se ne frega. A rimetterci sono le lavoratrici e lavoratori passati da 900 a 600 euro. E ora non possono più nemmeno protestare”.


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Natale in lotta. Non c’è pace alla scuola civica di musica di via Venezia a Cagliari. Quattro lavoratori, dopo il taglio allo stipendio, si sentono abbandonati dall’amministrazione comunale che non fa nulla per ripristinare le condizioni economiche iniziali”, attacca Luca Locci, del coordinamento Sindacato Generale di Base, “ sono pronti ad azioni estreme. Mentre i cagliaritani vengono affamati e schiavizzati l’amministrazione di Cagliari è assente. Non riconosce gli errori di valutazione salariale nell’appalto e se ne frega. A rimetterci sono le lavoratrici e lavoratori, quasi tutti over 60, che, stanchi di essere trattati come dei burattini hanno deciso di riprendere la lotta, proprio sotto il periodo natalizio.
Maltrattati, abbandonati e dimenticati. Così non si può continuare a lavorare, si lavorano più ore rispetto al passato ma la busta paga è sempre più leggera. Quasi il 35% di stipendio  in meno rispetto al vecchio appalto; i lavoratori sono passati da una paga di 800/900 euro a circa 600 euro bonus irpef compreso.

Pare che alla scuola di musica sia proibito protestare, infatti, per i rappresentanti sindacali che alzano la voce, viene resa la vita lavorativa difficile infatti vengono assegnati turni di due ore al giorno oppure il sabato vengono messi di turno due ore la mattina e due la sera. Come dire, voi continuate ad alzare la voce e noi vi rendiamo la vita difficile. In tutto questo un assordante silenzio da parte di tutta l’amministrazione”.


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