Stefano di Dolianova, volontario nella Bergamo colpita dal Coronavirus: “Qui girano solo ambulanze e Esercito” 

Stefano Stella, geometra 45enne, è uno degli “angeli” sardi del 118 partiti nell’inferno della Lombardia colpita dal virus: “Oltre a quello, ho soccorso un neonato di tre mesi e purtroppo ho visto morire un’anziana, stroncata da un arresto cardiaco. Il peggio non è passato, state a casa” 


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Ha deciso di partire dalla sua Sardegna per dare una mano alla maxi macchina dei soccorsi già “accesa” da settimane nel cuore italiano malandato del Coronavirus, quella Lombardia nella quale si registrano il maggior numero di casi di contagio e, purtroppo, di morti. Stefano Stella, 45enne di Dolianova, geometra, ha trascorso oltre una settimana in prima linea tra Brescia e Bergamo grazie all’associazione del 118 che ha sede dentro la parrocchia di Pirri diretta da don Roberto Atzori: “Sono stati giorni ovviamente molto intensi, mi è capitato di soccorrere un bimbo di appena 3 mesi ma anche, purtroppo, di assistere alla morte di una novantaquattrenne stroncata da un arresto cardiaco”. Due casi, utile dirlo, slegati dal virus: “Ma c’è spazio anche per quello, purtroppo. A Bergamo girano solo ambulanze e mezzi dell’Esercito, ho alloggiato in un hotel alla periferia di Brescia messo a disposizione per noi soccorritori. Ho scelto di fare questa esperienza”, confida il dolianovese, “perché volevo assolutamente dare una mano d’aiuto, nel mio piccolo, ai miei connazionali in difficoltà. Ho prestato il mio aiuto al 118 locale”.
Tra qualche ora Stefano Stella sarà sopra un traghetto che lo riporterà nella sua Sardegna: ” sono sempre riuscito a sentire mio padre rassicurandolo sulle mie condizioni lui ha approvato la mia scelta Anche perché non è la prima volta che parto per andare a svolgere questo tipo di missione. A Bergamo sembra esserci un leggerissimo miglioramento, per quanto riguarda il Coronavirus, ma non mi sento assolutamente di dire che il peggio sia passato, anzi. Ecco perché invito anche tutti i sardi a continuare a rispettare le regole e a restare in casa”.


In questo articolo: