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La passione del flamenco, l’eleganza di una fiaba sulle punte, l’affascinante ritratto di un’eroina letteraria e un suggestivo omaggio a Maurice Ravel sono i percorsi che la Stagione di Danza 2016-17, organizzata dal CeDAC – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna- propone all’Auditorium del Conservatorio“G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari.
Un intrigante cartellone da dicembre ad aprile che si apre – mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre alle 21 – nel segno di Antonio Gades, con le indimenticabili “Nozze di Sangue” dall’omonimo dramma di Federico García Lorca, e la suggestiva “Suite Flamenca” impreziosita dalle coreografie di Cristina Hoyos, per un viaggio nella cultura e nei simboli della danza andalusa.
Sarà poi la volta – sabato 25 febbraio alle 21 e domenica 26 febbraio alle 17 – di “Anna Karenina” del Balletto di Milano –dal romanzo di Lev Tolstoj: un raffinato racconto per quadri firmato dal coreografo Teet Kask(con scenografie di Marco Pesta) sulle note di Pëtr Il’ič Čajkovski, da cui affiora l’immagine della protagonista tra ribellione alle regole e conflitto interiore.
Un incantevole “Lago dei Cigni” – sabato 11 marzo alle 21 e domenica 12 marzo alle 17 nella versione del Balletto dell’Opera Nazionale di Odessa – con le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij e le classiche coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov, che, reinterpretate con sensibilità contemporanea, esaltano la favola tragica dell’amore tra il giovane principe e la regina delle fanciulle cigno.
Suggellerà il cartellone della Danza a Cagliari – sabato 8 aprile alle 21 e domenica 9 aprile alle 17 – la “Serata Ravel” della Rioult Dance di New York: in programma “Home Front”, “Wien”, “Prelude to Night” e “Bolero” – quattro coreografie create da Pascal Rioult sulla falsariga della musica del grande compositore francese – tra note impressionistiche e la sensualità del Bolero.
Una stagione interessante, pensata per affrontare diversi generi e stili, tra la perfezione della danza classica e le atmosfere oniriche e fantastiche del “Lago dei Cigni” e le derive più contemporanee pur racchiuse in una rigorosa partitura di corpi in movimento di “Anna Karenina” e della “Serata Ravel”, e infine l’omaggio a un maestro del Novecento, il grande Antonio Gades, simbolo del flamenco.