Stadio, dubbi e qualche no: “E’ un centro commerciale mascherato”

Primi no in consiglio comunale al nuovo progetto. Confesercenti: “Ben venga lo stadio. Basta solo che non diventi un nuovo polo come Quartu o Sestu, perché c’è il rischio di lasciare il deserto in centro città”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Il nuovo stadio è un centro commerciale mascherato”. “Cagliari rischia il deserto”. Dubbi e contrarietà riguardi al nuovo progetto di riqualificazione del Sant’Elia. Il no è di Pierluigi Mannino, consigliere comunale #Cagliari16, ex esponente di Confcommercio e negoziante in via Alghero che espone i propri dubbi legati al nuovo progetto. “Io resto contrario e ribadisco il no già espresso al momento del voto in consiglio, la mia posizione non è cambiata perché di fatto è un nuovo centro commerciale mascherato. Oltretutto dobbiamo vederci chiaro perché noi abbiamo votato il progetto in base alla legge sugli stadi del 2014, ma il Pd ha citato nei cartelloni elettorali l’aggiornamento del 2017, nel quale si apre alla possibilità di realizzare anche edilizia residenziale”.

Timori anche da parte dei commercianti: “Lo Stadio? Ben venga. Noi siamo contenti per i colleghi che andranno ad aprire un’attività nel nuovo impianto”, spiega Davide Marcello, presidente di Confesercenti Cagliari, “chiediamo solo che non diventi l’ennesimo diventi polo di attrazione che porti via clienti dalla città e che sposti i flussi. Come Quartu o Sestu per intenderci. Noi non abbiamo spazi per la sosta gratis, aria fresca ad agosto o protezioni dalla intemperie nei mesi freddi. E nuovi poli di attrazione di clienti rischiano di desertificare le nostre vie e se i negozi chiuderanno, chiuderà anche al città che non può vivere solo di food”.