Dubbi sull’impatto ambientale: stop al nuovo stadio del Cagliari

Impianto troppo alto. La proposta è stata cestinata: l’osservazione tecnica sollevata è stata considerata insuperabile sul piano politico. Specie perché lo stadio per 50 anni sarà la casa dei rossoblù. Così non resta altra strada: il Cagliari Calcio deve correggere il progetto e ripresentarlo


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Non rispettava le norme. E le osservazioni tecniche sollevate in sede di conferenza di servizi sono insuperabili politicamente. Anche alla luce del fatto che il nuovo stadio dovrà diventare per decenni la casa dei rossoblù. Frenata dunque sul futuro stadio Sant’Elia.

Si è risolta con un nulla di fatto la conferenza di servizi per l’ok al nuovo stadio che dovrà sorgere sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. Secondo fonti qualificate di palazzo Bacaredda il Cagliari avrebbe presentato una proposta che non rispetta in toto le normative. L’aumento delle file di poltrone e delle vie di fuga avrebbe reso necessario l’innalzamento dell’impianto sforando le quote consentite.

La proposta, dunque, sarà cestinata perché l’osservazione tecnica sollevata è stata considerata insuperabile sul piano politico. Specie perché l’impianto dovrà durare 50 anni. Così non resta altra strada: il Cagliari Calcio deve correggere il progetto e riportarlo in conferenza di servizi. A palazzo Bacaredda filtra ottimismo sul fatto che tutta la procedura possa comunque concludersi in tempi brevi.

Il Comune intanto ha trovato i soldi necessari alla demolizione del vecchio Sant’Elia: l’operazione, come da accordi, è a carico di palazzo Bacaredda.

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