Special Olympics World Games: otto atleti sardi alla conquista delle Olimpiadi di Abu Dhabi

Il  6 marzo, otto atleti con e senza disabilità intellettiva sardi, si uniranno alla delegazione di Special Olympics Italia che
parteciperà all’evento sportivo più grande al mondo del 2019: gli Special Olympics World Games ad Abu Dhabi. Dopo Los Angeles 2015, sarà la capitale degli Emirati Arabi ad ospitare oltre 7500 Atleti provenienti da 190 paesi


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Il  6 marzo, otto atleti con e senza disabilità intellettiva sardi, si uniranno alla delegazione di Special Olympics Italia che
parteciperà all’evento sportivo più grande al mondo del 2019: gli Special Olympics World Games ad Abu Dhabi. Dopo Los Angeles 2015, sarà la capitale degli Emirati Arabi ad ospitare oltre 7500 Atleti provenienti da 190 paesi, affiancati da 2500 tecnici e 20000 volontari, confrontandosi nelle 24 discipline olimpiche.
Mirko Flore di Dorgali, Fabrizio Marruncheddu di Monserrato, sono stati selezionati nella nazionale di calcio a 5. Alessandro Angelotti di Sassari gareggerà nel nuoto, mentre Lorenzo Congiu di Maracalagonis competerà nella ginnastica. Michael Mulas e Alessio Sabiu di Carbonia, Matteo Vacca di Settimo San Pietro, Emmanuele Trincas di Cagliari vestiranno i colori azzurri nel Calcio a 7.
Faranno parte della delegazione italiana composta da 115 Atleti, anche Andrea Siddi tecnico nazionale del calcio a 5 e
Paola Soddu responsabile medico dell’intera delegazione. Porteranno in alto i colori del nostro Paese e saranno protagonisti di una grande rivoluzione di prospettiva che, attraverso lo sport, toccherà temi fondamentali del nostro tempo come l’accettazione di tutte le diversità e la piena inclusione.
“Non esiste posto migliore di Abu Dhabi per invitare il mondo ad unirsi e celebrare lo sport, celebrare le persone di tutte le culture e per dimostrare al mondo che le barriere culturali possono essere cancellate – ha detto Timothy Shriver, Presidente di Special Olympics International – Siamo entusiasti all’idea che siano i primi Giochi Mondiali organizzati nell’area Medio Orientale del mondo”.
Lo straordinario viaggio della delegazione italiana composta da 156 persone, inizierà da Roma a partire dal 6 marzo, quando alle ore 18 verrà ricevuta a Palazzo Madama dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Il giorno successivo, giovedì 7 marzo, si svolgerà invece la Conferenza stampa di presentazione della Delegazione stessa alla presenza del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Si terrà, come da tradizione, nel Salone d’Onore del CONI alle ore 10.00. Subito dopo, alle ore 13.00, la Delegazione sarà accolta nella Sala della Lupa, al Palazzo Montecitorio, per il saluto del Presidente della Camera, Roberto Fico, del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del Sottosegretario con Delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti e del Sottosegretario Simone Valente.
La delegazione trascorrerà quattro giorni a Dubai, dove avrà l’opportunità di conoscere usi e costumi della città Araba. Successivamente ci si sposterà ad Abu Dhabi dove , il 14 Marzo si terrà la cerimonia olimpica. Al via poi le competizioni che si concluderanno nella cerimonia di chiusura del 21 Marzo.
L’attenzione da parte delle Istituzioni, così come della stampa, donerà quel valore aggiunto imprescindibile ad una trasferta così carica di profonda umanità, portatrice di un messaggio culturale che infonde coraggio e speranza di poter vivere presto in un mondo migliore in grado di accogliere ogni diversità, incoraggiandola ad esprimersi un tutta le sue potenzialità. E lo sport, ancora una volta, è lo strumento migliore per offrire l’opportunità alle persone con disabilità intellettive di mettere in campo tutte le loro capacità. Lo sport unificato, che per l’Italia ai Giochi Mondiali di Abu Dhabi vedrà giocare insieme, nella stessa squadra, atleti con e senza disabilità intellettive nel basket, nelle bocce, nel bowling, nel calcio e nella pallavolo, dimostrerà quanto in fondo sia semplice abbattere ogni stereotipo e pregiudizio con un semplice passaggio di “pallone”, icona del Movimento Special Olympics in tutto il mondo.