Sos di una mamma di Cagliari: “Mia figlia è disabile e non troviamo una scuola che la accolga. Aiutateci”

“Dicono che una così non l’hanno mai avuta, che i bidelli con articolo 7 sono pochi se non vogliono cambiare il panno non lo cambiano e che se il disabile sporca deve andare la mamma a pulire. Noi pensavamo di essere nel 2022 ed invece, scolasticamente parlando siamo ancora molto, ma molto arretrati”.


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Non trova un istituto superiore in grado di accogliere la figlia disabile. A. P., cagliaritana, lancia un appello disperato su Facebook alle istituzioni (sindaco, presidi, ecc.). “In un’altra vita”, scrive nel post, “avresti partecipato all’orientamento per decidere con cognizione di causa la  scuola superiore più idonea alle tue qualità /aspirazioni. In questa vita sono i tuoi genitori che girano le scuole per trovarne una inclusiva e pronta a compensare le tue difficoltà. Ma, purtroppo, fino ad ora la nostra ricerca è stata vana. Dicono che una disabile come te non l’hanno mai avuta, dicono che le oss alla scuola superiore non ci sono, dicono che i bidelli con art 7 sono pochi e anche se hanno fatto il corso, se non vogliono cambiare il panno non lo cambiano (e allora perché fanno i corsi? Soldi buttati), dicono che se il disabile sporca deve andare la mamma a pulire e, infine, dicono, che alle gite devono andare i genitori, altrimenti niente gita per i disabili. Noi pensavamo di essere nel 2022 ed invece scolasticamente parlando siamo ancora molto, ma molto arretrati. Oltre al dolore che affrontiamo ogni giorno per  garantirti una vita dignitosa, dobbiamo anche subire simili affermazioni.  Per cui chiedo a presidi, insegnanti, oss,  educatrici, sindaco e genitori di indicarmi la scuola superiore inclusiva e con i servizi idonei per una disabilità grave, a Cagliari, naturalmente, dove abitiamo. Ditemi che esiste una scuola per mia figlia. E poi ditemi il senso dell’obbligo formativo, se non ci sono scuole superiori idonee”.


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