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La Regione batte un colpo e, con un tempismo quanto meno discutibile a pochissimi giorni dalla Pasqua, lancia un appello alle compagnie aeree chiedendo loro di abbassare i prezzi per permettere agli emigrati di poter rientrare in Sardegna. “Il diritto alla mobilità deve essere garantito e agevolato per i nostri emigrati che in occasione della Pasqua intendono fare ritorno nella propria terra. L’auspicio è che i soggetti che nelle diverse modalità previste operano nei trasporti da e per la Sardegna possano assicurare la possibilità di accedere a tariffe adeguate”, dice l’assessore del Lavoro, competente nelle politiche per l’immigrazione, Alessandra Zedda.
La vicepresidente della Regione chiede dunque tariffe speciali o vantaggiose per gli emigrati. “Consentire agli emigrati di rientrare in Sardegna – ha proseguito l’assessore Zedda – è un investimento non solo per la nostra economia e per il nostro tessuto sociale ma anche per chi opera sulle nostre rotte aeree. Mi auguro che nell’imminenza della Pasqua venga permesso a chi vive fuori dal nostri confini di riabbracciare le proprie famiglie d’origine, per questo chiedo un gesto di disponibilità e buona volontà alle compagnie aeree”, ha concluso la Zedda.
Difficile, anche nella poco probabile ipotesi che le compagnie accolgano l’appello e dimentichino che loro fanno business e la Regione politica, che ci si riesca a organizzare nel giro di poche ore: chi aveva deciso di rientrare ha sicuramente già acquistato il biglietto salasso, più caro che per New York, mentre chi non ha soldi, o anche solo per una sacrosanta questione di principio, si è messo l’anima in pace.