Sos acqua a Isili: “Vogliono chiudere i rubinetti dal 4 ottobre, un dramma per decine di agricoltori”

La lettera spedita dal Consorzio di bonifica al Comune, stop alle erogazioni tra 3 giorni per colpa del livello dell’acqua del Flumendosa. La preoccupazione del sindaco Luca Pilia: “Solo nel mio paese rischiano di subire grossi danni una quarantina di famiglie. Servono risorse idriche certe sino, almeno, al trentuno ottobre”


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Il livello dell’acqua del Flumendosa non è soddisfacente e così, tra tre giorni, salvo miracoli, il Consorzio di bonifica interromperà l’erogazione dell’acqua ventisette giorni prima rispetto alla data inizialmente prevista. Quasi un mese, quindi, con tutti i progetti degli agricoltori bloccati a causa della mancanza d’acqua. Ed è subito scoppiato l’sos. Il sindaco di Isili, Luca Pilia, ha già spedito una lettera al direttore generale del Distretto idrografico della Sardegna, al collega dell’Ente acque, al numero uno del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, al presidente di Abbanoa e alla presidente della Regione Alessandra Todde: “L’ipotesi di una interruzione dell’erogazione idrica, in un periodo particolarmente caratterizzato da una produzione ricca e fiorente, in conseguenza delle temperature ancora elevate, rischia di creare danni economici rilevanti alle aziende impegnate nell’attività orticola, oltre al rischio di generare tensioni sociali che vanno scongiurate in modo netto e deciso”, avvisa, preoccupato, il primo cittadino isilese. La possibilità di proteste è dietro l’angolo, stando a quanto trapela gli agricoltori sono intenzionati a chiedere prima spiegazioni al Comune e, successivamente, agli altri enti coinvolti.

 

 

 

 

“L’orticoltura è un settore trainante dell’economia del territorio, che vede impegnati diversi lavoratori. Non è pensabile che un importante settore come quello agricolo subisca gravi danni, nel periodo più delicato della stagione. Occorre una risposta immediata per garantire la risorsa idrica fino alla fine della stagione”.


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