Renato Soru pubblica oggi una foto molto significativa sul suo wall Facebook, accompagnata da una didascalia : “La Sardegna non volta le spalle. La Sardegna è sul molo del Porto Canale di Cagliari ad assistere e ad accogliere”.
Già alcuni giorni fa aveva espresso il suo punto di vista di fronte alla grave problematica dell’immigrazione.Ecco la sua nota:
IMMIGRAZIONE, L’AGENDA EUROPEA E’ UN PASSO VERSO UNA POLITICA COMUNE
Il via libera della Commissione europea alla proposta attuativa dell’agenda per l’immigrazione è un passo in avanti verso una politica estera comune nello scenario Mediterraneo.
L’Italia ha indicato per prima la strada da percorrere nella gestione dell’emergenza migranti, introducendo con forza il tema della solidarietà nel dibattito europeo. Oggi quegli sforzi trovano un riconoscimento formale nell’evoluzione di Triton verso una vera e propria Mare Nostrum europea, con pari risorse e medesimo perimetro di azione.
Manca ancora un tassello importante, relativo alla revisione dei regolamenti di Dublino: mi auguro che i leader dei grandi paesi europei nei prossimi passaggi di giugno abbiano il coraggio di affrontare anche questo nodo cruciale, insieme al tema più generale dell’accoglienza. Se è vero infatti che l’accoglienza non può essere imposta pro quota, è altrettanto vero che non si può essere europei a corrente alternata: condividiamo lo stesso destino comune, e con esso gli stessi doveri e le stesse responsabilità gli uni verso gli altri.
Chi reagisce oggi in modo cinico e spregiudicato all’ arrivo di 880 migranti nel porto di Cagliari, agitando la paura di una seconda Lampedusa, specula vergognosamente sul dramma di tanti esseri umani che fuggono da situazioni disperate. È inaccettabile fare campagna elettorale sulla vita di donne e bambini, di uomini in cerca di futuro. Pensiamo solo a come fronteggiare l’emergenza in modo da salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti.
Nessuno può dirsi preparato fino in fondo davanti ad un esodo di proporzioni bibliche, ed è per questo che l’ Italia si è battuta con forza per introdurre il tema della solidarietà e della migliore integrazione nel dibattito europeo. Il recente via libera alla proposta attuativa dell’Agenda per l’Immigrazione, che segna l’evoluzione verso una vera Mare Nostrum europea, è un passo in avanti importante anche se alcuni nodi vanno ancora risolti.
Nel frattempo non possiamo girarci dall’altra parte e far finta di non vedere quello che accade nel nostro mare. Noi sardi siamo figli e nipoti di persone che sono emigrate, per questo conosciamo bene il valore dell’accoglienza e della solidarietà.