Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo non ha accolto la richiesta di dialogo e chiarimento, ma li ha definiti scorie da epurare, sabotatori e avvelenatori di pozzi: all’ex governatore e segretario del Psd’Az, l’addio di Gianni Chessa e Piero Maieli non solo non dispiace ma anzi fa tirare un sospiro di sollievo. “Il Partito sardo d’Azione non scompare affatto, semmai rinasce oggi rigenerato dopo un congresso nazionale che ha ristabilito la centralità degli organi statutari rispetto alle pretese baronali di alcuni eletti nelle proprie liste”, dice Solinas. “il partito rinasce depurato da alcune scorie che hanno cercato di avvelenarne la militanza e minare i rapporti interni con una costante azione di sabotaggio – dice Solinas – Rinasce, ancora, dimostrando la forza delle proprie idee e la sua resilienza, presentandosi con proprie liste nelle principali città della Sardegna”.
“In oltre un secolo il nostro partito ha conosciuto decine di scissioni sulle più svariate questioni ed è sopravvissuto alla fuoriuscita di personalità del calibro di Emilio Lussu che voleva la fusione con il Partito Socialista – sottolinea -, figuriamoci se oggi ci si può preoccupare di chi, eletto grazie alle nostre liste senza mai essere diventato sardista, va via per proprio capriccio e per di più verso un’allegorica arca di Noè del Terzo Millennio. Buon Vento!”, è il saluto finale di Solinas ai due contestatori.