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di Vanessa Usai
I giovani di Soleminis avranno a breve una rampa da skate rimessa in sicurezza nell’impianto sportivo alla periferia del paese, ma il rifacimento da parte dell’amministrazione comunale potrebbe costare fino a 10mila euro.
L’appello della signora Cristina a Casteddu Online, che la settimana scorsa aveva denunciato la mancanza di svaghi per i ragazzi locali, e i particolare lo stato di pericoloso abbandono della rampa, ha sortito dunque l’effetto sperato di sensibilizzare il Comune sulla questione, “ma sia chiaro che la sistemazione era già in progetto prima della segnalazione della signora Cristina, che peraltro invito a venire a trovarci”, precisa la sindaca Rita Pireddu. “I cittadini spesso non si rendono conto di quanto sia difficile amministrare, di quanto siano diversificate le loro necessità e del fatto che qualunque provvedimento richieda un iter burocratico”, spiega la sindaca.
Cristina, madre di un giovane appassionato di skateboard, lamentava innanzi tutto il fatto che la rampa fosse stata installata nella piazza delle Chiudende, nel centro del paese, piuttosto che nel centro sportivo, come stabilito originariamente. “Quella scelta fu fatta proprio per andare incontro alle richieste delle mamme, che ritenevano l’area sportiva troppo fuori mano”, rivela la sindaca.
I problemi sono cominciati quando a Soleminis, unico paese della zona ad aver realizzato uno skate park, sono arrivati anche molti skater da tutto il circondario. “Ci è stato segnalato che i nostri bimbi non riuscivano più a utilizzare la rampa, occupata da ragazzi più grandi dei paesi vicini, inoltre l’attività era molto rumorosa e stava scatenando malumori tra chi abitava vicina alla piazza, e così abbiamo deciso di trasferirla nel centro sportivo”.
La pista è stata trasportava in tre blocchi distinti che avrebbero dovuto essere riassemblati e collaudati da una ditta apposita. Ma nell’attesa che questo avvenisse i ragazzi hanno divelto i tre pezzi, utilizzando la rampa in modo improprio, e ora l’intervento diventerà molto più complesso e dispendioso. “Magari qualche mamma potrebbe riflettere su questo ogni tanto, e sul fatto che abbiamo un solo ingegnere all’ufficio tecnico che deve occuparsi di tutto, e non solo della rampa”, dice la sindaca. “Non è vero poi che in paese non c’è niente: abbiamo un centro di aggregazione sociale con tante iniziative culturali, ma questi giovani chi li vede mai? Abbiamo un tennis club, un bocciodromo, campo da calcetto, una squadra di pallavolo, corsi di ginnastica e persino di breakdance, ma miracoli non riusciamo a farne – aggiunge Piredda – ed è molto più facile parlare che chiedersi cosa faccia l’amministrazione per i suoi giovani”.
Intanto, conferma la sindaca, è stata data disposizione all’ufficio tecnico per gli interventi di recupero della rampa. “Ci vorranno quasi 10mila euro – conclude – e voglio che si sappia, affinché ragazzi e genitori capiscano che agli atti di vandalismo non si pone rimedio con un colpo di bacchetta magica”.