Socializzazione sparita e bullismo, gli sos dei giovani a Quartu: nasce un numero di emergenza

Giovani confusi e in crisi dopo due anni di lockdown, sono numerose le richieste di aiuto. Le Politiche sociali in campo, l’assessore Camboni: “Una linea telefonica per ascoltarli e farli aiutare dagli assistenti sociali”


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Socializzazione sparita e anche episodi di bullismo, ecco le emergenze di una parte dei giovani di Quartu a più di due anni dall’inizio della pandemia. La fine dello stato di emergenza è solo un primo, importante passo verso un ritorno alla normalità che non potrebbe essere semplice per tutti. Negli uffici delle Politiche sociali e, in particolare, nei settori proprio dedicati ai ragazzi e alle ragazze, nell’ultimo periodo sono arrivati vari sos: “Nella maggior parte dei casi si è trattato di sos legati ad una crisi dovuta alla mancanza di socializzazione, colpa della pandemia e delle restrizioni”, spiega l’assessore comunale delle Politiche sociali, Marco Camboni. Che, in anteprima a Casteddu Online, annuncia “l’attivazione di un numero dedicato a ragazzi. Sarà attivo, almeno all’inizio, un paio d’ore la settimana e sarà gestito da un gruppo di psicologi e assistenti sociali che prenderanno in carico tutte le segnalazioni e le richieste di aiuto, per indirizzare i giovani ai servizi base. Sarà una sorta di ‘antenna’ per conoscere casi di bullismo e cyberbullismo e offrire, in contemporanea, un aiuto concreto”. La linea telefonica sarà attivata tra qualche settimana: “Inizieremo con un periodo di sperimentazione”, prosegue il titolare delle Politiche sociali di Quartu.

 

 

“Tra le segnalazioni c’è stata anche quella di un caso di bullismo nei confronti di un ragazzo che frequenta una delle scuole superiori di Quartu”, prosegue Camboni. Sul versante del nuovo centro diffuso, invece, gli esperti stanno già seguendo “cinque nuclei familiari, dovremo capire se saranno idonei ad adottare o prendere in affidamento un bambino”. Nella struttura di via Vespucci psicologi, consulenti legali e mediatori continuano, inoltre, ad essere a disposizione di migliaia di famiglie: “Prendiamo in carico tutte le emergenze legate anche ai disagi familiari e le rinviamo ai servizi educativi”.


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