Sobrietà. Unità. Ma anche nuovo umanesimo e lessico rispettoso. Poi coraggio e determinazione. E, soprattutto, stagione riformatrice. Queste le parole chiave dell’intervento programmatico del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Un’ora e mezza di discorso, in cui il premier fissa le priorità dell’agenda del nuovo governo.
Ma è in particolare il ricorso ad alcune parole, che si ripetono diverse volte nel lungo intervento, a marcare la differenza (e in qualche modo anche la distanza) dal ‘primo’ Conte, che si presentò davanti al parlamento oltre un anno fa alla guida dell’esecutivo gialloverde. CONTINUA A LEGGERE SU AGI.IT