
L’appuntamento è per venerdì 29 luglio, all’alba. Alle 5:30 è previsto il sit in degli attivisti difronte alla fabbrica di armi di Domusnovas-Iglesias, di proprietà della RWM s.p.a,.
“Salutiamo l’alba, fermiamo le bombe”, è lo slogan dell’iniziativa. “Questa fabbrica ha un ruolo centrale – scrivono- nella produzione e vendita di armamenti e ordigni a paesi coinvolti in conflitti bellici in tutto il mondo. Chi assiste passivamente all’offesa della natura umana è responsabile quanto il diretto esecutore. Per questo motivo ci diamo appuntamento venerdì.”
I numeri. 40 milioni di euro il giro d’affari dell’export di armi e munizioni, bombe comprese, dalla Sardegna verso il resto del mondo nel 2015 (10 milioni in più rispetto al 2014. 4,6 milioni di euro in spedizioni di armi e munizioni partite dal sud Sardegna e dirette all’Arabia Saudita nel solo mese di marzo 2016 (dati Istat).
Dal 26 marzo 2015 l’Arabia Saudita e i suoi alleati conducono una feroce guerra di aggressione contro lo Yemen e utilizzano questi ordigni per bombardarne le città mietendo strage tra la popolazione. Oltre 6mila morti, di cui circa la metà tra i civili, oltre 20mila feriti e 685mila rifugiati dall’inizio del conflitto in Yemen (dati UNHCR).