Dalla casa persa a Sinnai alle notti nel furgone: “Abbandonato da tutti, non ho più il mio tetto”

Salvatorangelo Mattana ha perso tutto. La sua abitazione è finita all’asta ed è stata comprata, stando alla sua denuncia per colpa di un legale che l’avrebbe truffato: “Non la riavrò più, una donna svizzera ha proposto all’attuale proprietario 80mila euro ma lui ne voleva 160mila. Mi sto arrangiando a fare il muratore e dormire nel mio Fiorino, questa non è vita”. Tensione, in mattinata, con il nuovo padrone della casa. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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I mesi passano e non si sblocca la situazione di Salvatorangelo Mattana. Residente, meglio, ex, a Sinnai, in una casa di via De Chirico che è finita all’asta ed è stata subito comprata da un uomo, almeno all’inizio ignaro del tutto. Mattana, 60 anni, è costretto a dormire “nel mio furgone Fiorino. Passo le giornate ad arrangiarmi facendo il muratore, poi mi corico sempre qui, nella zona di Solanas. Mia moglie è finita a vivere da un’amica che, però, ha una casa con poche stanze e non può ospitare anche me”. La vicenda della casa finita all’asta era stata raccontata in esclusiva da Casteddu Online a fine luglio: un prestito da rendere alla banca, quasi 50mila euro dati a un legale che, però, non li avrebbe mai versati e, alla fine, li avrebbe restituiti alla coppia. L’abitazione di Lia Piras e Salvatorangelo Mattana, intanto, era stata messa all’asta e comprata: “L’avvocato mi ha detto che ci vorrà almeno un anno prima di qualche novità. Una donna svizzera si era interessata al caso ed era disposta a dare ottantamila euro al nuovo padrone della casa, ma lui ne ha chiesti 130mila e non se n’è più fatto nulla”.
“Non mi risponde più nessuno al telefono, tutti quelli che mi avevano promesso qualcosa sono scomparsi”. Il 60enne si è anche aggiornato con il suo avvocato: “Mi ha chiamato dopo che sono venuti a prendermi i carabinieri e mi ha detto che ci vorrà un annetto per fare tutto, prima di qualunque possibile sviluppo”. Il riferimento ai militari, stando a quanto sostiene Mattana sia prima sia dopo la video intervista, è legato a quanto avvenuto in mattinata: “Accanto alla casa c’è un terreno e ho il diritto di poterci andare, per prendere del materiale. Prima sono andato in caserma, poi sono andato a parlare con l’attuale padrone di casa ma ha chiuso tutto e non posso più passare. Aveva parlato con mia moglie, dicendo che non aveva fatto nessuna opposizione per garantirmi un passaggio. Come l’ho chiamato mi ha puntato con la macchina e io ho dato un pugno all’auto, lui ha chiamato i carabinieri ma al maresciallo ho spiegato che non stavo minacciando nessuno”. E, tornando alla vicenda della casa, “una signora svizzera si era proposta per dare ottantamila euro a Firinu (l’attuale proprietario dell’appartamento), ma lui ne voleva 160mila ed è saltato tutto. Mi sono già ammalato, c’era umidità e sono anche senza voce”. Salvatorangelo Mattana lancia un appello, in lacrime. “Voglio andare in televisione per raccontare tutta la verità. Lancio anche un appello al Comune, non mi abbandonino: ormai non mi rispondono più nemmeno al telefono”.


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