Sono introvabili: niente farmaci e presidi di prima necessità per un ragazzino malato gravissimo. Così la mamma si presenta nella caserma dei carabinieri di Sinnai e presenta una denuncia contro ignoti per omissione in atti d’ufficio. E nella querela sottolinea che “da quando c’è stata l’unificazione delle asl la situazione è peggiorata notevolmente, ossia da un anno a questa parte. Voglio precisare che questi presidi sono indispensabili per la vita di mio figlio”.
È la battaglia di Annalisa Lai di Sinnai, mamma di Manuel 16enne che dall’età di due mesi è affetto da una grave malattia degenerativa progressiva. E’ invalido al 100% e allettato dalla nascita, tracheostomizzato, ventilato ed alimentato con un sondino. E in casa sua è allestito un piccolo ospedale dove ci sono macchinari salvavita.
Per i farmaci e gli ausili Annalisa Lai si reca una volta al mese presso il distretto del servizio farmaceutico di Quartu. L’altro mese una brutta sorpresa: non le è stato consegnato il mogadon (un mio rilassante che serve per tenere sotto controllo le crisi distoniche) e queste mese non ha potuto ritirare nuovamente il mogadon, oltre alle garze e al circuito del ventilatore
È andata peggio il 7 maggio. Quando il servizio farmaceutico l’ha informata del fatto che mancano metalline, garze, circuiti della pompa alimentare e i guanti delle misure necessarie.
Così si è recata presso la caserma dei carabinieri di via Sant’Isidoro a Sinnai per una querela e alla domanda “in passato si sono mai verificati questi problemi che lei oggi denuncia” ha risposto che “da quando c’è stata l’unificazione delle asl la situazione è peggiorata notevolmente, ossia da un anno a questa parte. Voglio precisare che questi presidi sono indispensabili per la vita di mio figlio. Ho avuto modo”, aggiunge, “di parlare con altri genitori i cui figli si trovano nelle stesse condizioni di Manuel apprendendo che non ci sono i contratti dell’Ats e che le richieste di acquisto di farmaci non vengono accolte subito o che vengono autorizzate per quantitativi limitati, come per esempio l’acquisto dei circuiti del ventilatore ne sono stai autorizzati solo 15 da dividere con il distretto di Cagliari”.
“Manuel vive da anni una situazione difficile e costosa”, scrive Stefania Sanna, legale di Annalisa Lai, “creammo la associazione per gestire le esigenze primarie e poter acquistare alcuni beni necessari per Manuel. Tutto ciò che lo riguarda è sempre complicato. I farmaci ed i presidi di prima necessità spesso scarseggiano. Manuel ha necessità di tante cose e di tanta assistenza e i presidi arrivano in ritardo”.