Il caso del minorenne minacciato sotto casa da una baby gang composta per la maggior parte da minorenni, avvenuto cinque giorni fa a Sinnai, non è passato inosservato. In paese i casi di disagio sociale tra i giovanissimi sono in aumento, l’assessore alle Politiche sociali Massimo Leoni non lo nasconde tanto che, ieri pomeriggio, ha avuto un lungo incontro con i carabinieri del paese: “Abbiamo cercato di definire quali azioni compiere per cercare di combattere episodi di bullismo e delinquenza. Sono fortemente preoccupato per il degrado sociale che c’è a Sinnai, parliamo di 12enni allo stato brado che stanno in giro sino a mezzanotte, in giro nelle piazze tra urla e alcolici”. Un quadro ben poco rassicurante, insomma: “I carabinieri stanno già facendo tanto per presidiare il territorio, serve fare ancora di più. Una parte dei ragazzini scatenati arriva da Settimo San Pietro e Maracalagonis, comuni vicini al nostro”, prosegue Leoni. Che, insieme al settore che racchiude anche le assistenti sociali, sta provando ad arginare il fenomeno delle baby gang.
“L’unica cosa che possiamo fare come Comune è parlare di più con i genitori, siamo già molto dentro il problema. Ciò che mi rende allibito sono proprio i genitori e i nuclei familiari dei giovanissimi, il degrado nasce lì”, cioè tra le pareti domestiche. E gli ultimi due anni segnati da restrizioni e socialità andata a farsi benedire “potrebbero avere influito sui più piccoli, creando in loro una vera e propria esasperazione”.