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Simone Usai, calzolaio, a Radio CASTEDDU: “I clienti chiedono lo sconto anche sul tacco da sistemare”
“Quando chiedono gli sconti si reagisce con un sorriso amaro, nel senso che si prova a far capire che si sta vivendo una situazione drammatica, ma non tutti hanno un cuore per capire e tentano di ricevere uno sconto da chi, magari, è disperato e ha bisogno di incassare il minimo”
Simone Usai, presidente associazione calzolai italiani e calzolaio cagliaritano, a Radio CASTEDDU: “I clienti chiedono lo sconto anche sul tacco da sistemare”.
“La situazione è brutta per tutti, lavoro sul filo del rasoio più di così non potremmo sopportare. Sono escluso dai Ristori, che sono stati immediatamente impiegati per le spese.
Quando chiedono gli sconti si reagisce con un sorriso amaro, nel senso che si prova a far capire che si sta vivendo una situazione drammatica, ma non tutti hanno un cuore per capire e tentano di ricevere uno sconto da chi, magari, è disperato e ha bisogno di incassare il minimo. A livello nazionale la situazione è la stessa, il problema è che non c’è consumo perché non si può uscire”.
Tutti chiusi in casa con le pantofole, insomma: “Lavoro un po’ con le scarpe da trekking e da caccia. Noi abbiamo avuto un calo del 30/40% ma alla fine non si può fare una colpa a nessuno, nemmeno a chi ci amministra, perché da qualsiasi parte in cui uno si muove si scontenta sempre qualcuno”.
“Con il calo dei contagi si vede la luce in fondo al tunnel, la paura persiste ma il coraggio ci dà la forza di andare avanti; ho fatto degli investimenti affinché per la ripartenza sia un po’ più avanti. Più che altro sarebbe opportuno che lo Stato smettesse, in un periodo come questo, di imporre aggiornamenti dei registratori di cassa, che ci costano 150 euro alla volta”.
Risentite qui l’intervista a Simone Usai del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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