Silvia, disoccupata: “Vi racconto il colloquio flop con Enel Energia”

Una ragazza cagliaritana laureata chiamata due volte per un colloquio di lavoro, poi scopre che doveva soltanto lavorare porta a porta per chiedere alla gente di lasciare Enel e di cambiare il gestore dell’energia elettrica: “Una vergogna” 


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Lo strano colloquio a Cagliari raccontato da una ragazza. Una storia a ostacoli, quella che Silvia descrive nei dettagli. “Ho quasi 30 anni, una laurea che non è servita a nulla (almeno in ambito lavorativo) , esperienze lavorative varie ed eventuali quindi un CV molto variegato. Attualmente “disoccupata in cerca di lavoro” , faccio parte di quella categoria demoralizzata e delusa dal sistema ma che cerca ancora un segno dall’alto e che quindi ogni mattina si alza, accende il suo pc ormai malconcio e guarda se c’è qualche offerta di lavoro che rientri nei limiti della decenza umana!

Una mattina squilla il telefonino, numero privato. Sono stata selezionata per un colloquio conoscitivo..pare che abbia risposto all’annuncio di un’agenzia del lavoro che cercava un “impiegata full time per inserimento dati”, devo presentarmi giovedì sera a Cagliari in Viale Bonaria,66… campanello (non lo cito non essendo bene a conoscenza delle leggi sulla privacy) munita di un CV cartaceo.

Annullo le ore di lezione (l’unica fonte di guadagno che ho al momento) e non tanto entusiasta ma con un pizzico di speranza mi presento. Mi attende “il direttore”, un ragazzo che avrà al massimo la mia età, con un accento del nord che mi sembra toscano , che mi chiede le mie esperienze lavorative, mi parla in generale della sua azienda (stando ben attento a non dirmi mai il nome) e in sostanza mi dice che la Sua è un’azienda che <<offre servizi>> e i suoi più grandi clienti al momento sono: Poste Italiane, Telecom, Società Autostrade e Enel. E a proposito di quest’ultima mi fa uno schemino su un foglio bianco su come viene elargita la corrente elettrica e come arriva a destinazione nelle aziende e nelle case..dicendomi che io avrei dovuto <<analizzare dati al computer >> e verificare che fossero regolari e, in caso contrario, offrire la soluzione al problema! Il colloquio era ormai in fase finale (durato in totale dai 7 ai 10 minuti al massimo) e concludendo che cercava una persona “sveglia” che sapesse imparare un lavoro da zero ma che non poteva saperlo così.. mi propone di andare lunedi mattina alle 8,30 puntuale, che sarei stata affiancata a una persona che avrebbe capito se fossi stata in grado di gestire questo lavoro per l’apertura di una nuova filiale! E qualora il risultato fosse stato positivo si sarebbe parlato di contratto, retribuzione ecc…

????????????????????? Questi erano i punti di domanda che avevo in testa mentre scendevo le scale in direzione della macchina. Strano colloquio, strana modalità e tutto sommato del lavoro non avevo capito niente..concetti troppo astratti..ma se le aziende citate, si affidavano a questa ,magari c’era qualche lavoro di cui io, povera ignorante, non ero ancora a conoscenza!

LUNEDI. Mi alzo alle 6,20 in quanto vivo a 50 km da Cagliari (e vedo l’lalba dopo mesi!!). Arrivo a destinazione con 10 minuti di anticipo, ma trovo altri 5 ragazzi in attesa..siamo 3 femmine e 3 maschi. Faccio amicizia con la ragazza che ho affianco..anche lei con una laurea in lingue e anche lei che non ha capito niente del lavoro per cui stiamo facendo la selezione!

Dopo un quarto d’ora di attesa ci fanno firmare un foglio il cui contenuto in sostanza diceva che mi impegnavo a passare una giornata con loro e che non era un’offerta di lavoro e il tutto avveniva sotto la mia responsabilità. Firmo. E poco dopo ci chiamano ad uno ad uno… io son la seconda.

Mi presentano 4 persone, 2 signori di una certa età , un ragazzo e una ragazza. Indicandomi la ragazza come una new entry nell’azienda ma già molto brava e “mi affidano a lei”dicendomi che alle 18,30 ci sarà una prova finale e solo 1 verrà scelto!!! Non ricordo quale termine utilizzò “il direttore” per dire di andare “nel luogo di lavoro” ma di sicuro un termine fuorviante per indurmi a pensare a degli uffici in un’altra zona! Mi guida fuori, in viale Bonaria, dove ci aspetta la prima ragazza chiamata e uno dei signori “più maturi”.. varie presentazioni e camminando verso Viale Diaz comincia a parlare dell’azienda… il nome sempre omesso, di nuovo le 4 grandi aziende come clienti ma aggiunge che in passato ha lavorato per Mondadori vendendo i libri in stock con 70% di sconto (alla risposta IN CHE MODO per capire in concreto il lavoro che avrei dovuto svolgere mi dice che lui non ci lavorava ancora) e che l’H3G l’aveva inventato la Sua azienda con i telefonini in comodato d’uso! (Peccato non poter usare il telefono per fare una ricerca veloce e verificare se ciò che dice è la realta!). Ad ogni modo, tra una presentazione e l’altra sempre più astratte e risposte fuorvianti quando chiedo più concretezza arriviamo alla banca. Entra solo “il maggiore” e nel frattempo arrivano gli altri due candidati che si fermano a un metro da noi e che probabilmente aspettano il turno per entrare in banca..( a questa cosa non sono riuscita a darmi una spiegazione).

Ci mette poco e con la scusa di andare “alla sede” e fermarci per un caffè ci dirigiamo verso zona San Benedetto… Mi guardo con l’altra sfigata con l’espressione in viso <<ma dove stiamo andando??>> e alla mia domanda specifica al tipo dopo che i piedi cominciavano già a dolorarmi per via delle scarpe con un po’ di tacco perche cmq ero andata ad una selezione di lavoro (in ufficio), mi risponde con un giro di parole “in sede”…(ma non era in Viale Bonaria?????) ..e dopo un caffè offerto da loro ci ritroviamo al mercato di san Benedetto. Dimenticavo: durante l’infinita camminata verso il nulla ci dicono con vanto che il direttore che ci ha fatto il colloquio ha solo la terza media e 24 anni..e l’azienda gli ha aperto una filiale tutta sua, per cui SCOPO di questo lavoro è riuscire ad aprire una filiale nostra..!! Al chè tirano fuori delle cartine e si dividono le strade e “il lavoro” dicono..

 

………….il mio cervello stava già emettendo fumi di rabbia….

Ma la rabbia è diventata esplosiva quando la ragazza, estrae un cartellino di riconoscimento con la scritta “ENEL ENERGIA” . Mi viene da dire una parolaccia, forse due o tre ..e nei pochi istanti che posso comunicare con l’altra recluta le dico: <<e’ un porta a porta! >> e lei risponde <<nooo ma io avevo chiesto e mi avevano detto di no!!>> negli ultimi istanti in cui non ci sentono le dico: <<vedrai!>>.

Ci dividono..io con la ragazza che inizia a suonare campanelli. Ormai il mio volto aveva cambiato espressione..avevo capito perfettamente di cosa si trattava ma volevo vedere almeno come gestiva la vendita (perché di questo si trattava).. purtroppo i miei nervi stavano esplodendo..e quando in un palazzo di circa 12 campanelli solo uno ha risposto e dalla porta chiusa lei ha urlato <<signora ENEL energia, è un aggiornamento delle tariffe della luce>> facendo ben intendere che di enel si trattava, ma la porta è rimasta chiusa.. le dico: “questo è un porta a porta!” e mi risponde.. “no questa è solo una parte del lavoro!”e io ormai infuriata le dico: “si..la seconda è tornare in ufficio e compilare online i contratti che hai fatto a mano, se ne fai”. Zitta non risponde…e concludo: “sei pagata a provvigioni,vero??” e inesperta mi risponde: “no, c’è anche un fisso..ma di questo ti parleranno dopo”. “Dopo??? No io me ne sto andando, non mi interessa proprio. Se Volevo fare un porta a porta avrei risposto agli altri annunci onesti che chiaramente lo indicavano!” . Lei: “ma questo è solo l’inizio poi ti aprirai una filiale tua!” …Non volevo credere alle sue parole..parlava come una a cui era stato fatto il lavaggio del cervello… ma non ho voluto dirle niente..era ancora in età da sbattere la testa da sola..anche perché era talmente convinta che le mie parole non le sarebbero bastate!

L’ho mollata li, troppo nervosa e troppo cosciente che insultare lei non sarebbe servito a niente!Avevo i piedi doloranti..pieni di bolle e con un taglio che mi faceva vedere le stelle. Avrei voluto stare al gioco per digliene quattro a quel cretino ignorante che pensava di prendere in giro persone non solo più grandi di lui ma sicuramente più colte. 

Ho voluto scrivere questo racconto di esperienza personale, in primis perché non ho avuto l’opportunità di dire ciò che si meritavano di sentire.. e poi per mettere la pulce nell’orecchio sia a chi cerca lavoro e avrà a che fare con questi vermi, e sia a tutti quelli che hanno la fornitura di luce elettrica (come di gas o telefono o quant’altro) di diffidare da chi si spaccia (anche con un cartellino che altro non è un pezzo di carta) agente di un’altra azienda conosciuta e seria, perché “enel energia” con “enel” non ha nulla a che fare anche se si differenzia da un sostantivo in più”.